Pogba: «Futuro? Prima l'Europeo» - Calcio News 24
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2016

Pogba: «Futuro? Prima l’Europeo»

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Il giocatore bianconero: «Serie A? Non bella ma difficile»

Nonostante le voci sul Real Madrid, in questo momento Paul Pogba pensa solo alla Francia e a UEFA Euro 2016 anche se butta un occhio alla sua Juventus. Cresciuto vedendo i campioni del 1998 e del 2000, adesso Pogba guida una nazionale di predestinati. Intervistato dai media americani, Pogba ha parlato del suo passato e del passaggio dal Manchester United alla Juve: «Rispetto Ferguson ma ai tempi avevo preso la decisione di andare via. In Italia ho perso subito tre chili al mio arrivo, si lavora duro fisicamente e tatticamente e le sessioni di allenamento sono più lunghe. Da Pirlo ho imparato la calma e la fiducia, spero di essere decisivo come lui. Anche Nedved mi dà molti consigli. Io gioco da “tuttocampista” ovvero difendo, attacco, faccio assist e anche contrasti, devo essere un leader nel campo. Futuro? Ora penso all’Europeo, poi alle vacanze».

TUTTOCAMPISTA – Pogba vuole dunque essere un giocatore offensivo con caratteristiche difensive, una sorta di mix tra Vieira, Deschamps e Ronaldinho. Per ora Pogba con la Juventus ha vinto molto e non vuole fermarsi: «Non penso di essere grande, per ora non ho fatto nulla. Ho vinto dei campionati ma mai la Champions League, gli Europei o il Mondiale. Vincere UEFA Euro 2016 con la Francia non sarebbe male. La mia forza è quella di essere sempre ambizioso, spero che un giorno possano vedere i miei video su Youtube come si fa ora con Maradona. Per me diventare una leggenda è una sfida e un sogno». La Serie A può non essere la migliore in Europa ma Pogba a tal proposito ha detto: «Non sarà bella ma è difficile, giocare contro una squadra italiana è complicato perché si difendono molto».

SEMPLICE – Il suo ruolo nella Juventus è più offensivo rispetto a quello nella Francia, ha detto Pogba ai microfoni di ESPN e poi si è soffermato sul giocare con più semplicità: «Per me giocare facile è dribblare, fare uno o due tocchi solamente è difficile. Ma più i tecnici mi dicono di giocare più semplice più gioco complicato, è più forte di me perché è quello che mi riesce meglio». Alla fine dell’intervista Pogba ha avuto modo anche di parlare degli attentati in Francia e di quanto è successo a Parigi nel corso dell’anno passato: «Fu una cosa molto triste per tutti, ma non possiamo fermarci perché vorrebbe dire non vivere più. Non possiamo dimenticare le persone che ci hanno lasciato ma dobbiamo andare avanti».