Aquilani, futuro Fiorentina e ricordo Barone: le sue parole
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Aquilani: «Joe Barone figura importante. Fiorentina? No, resto al Pisa»

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Alberto Aquilani, allenatore del Pisa, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della stagione e del suo futuro tra Fiorentina e un ricordo di Barone

Alberto Aquilani è uno dei tecnici emergenti. Il suo Pisa in Serie B sta facendo bene ed è a 2 punti dalla zona playoff ed anche nella Fiorentina Primavera si era messo in luce. Il mister, 39 anni, ha raccontato la sua esperienza a La Gazzetta dello Sport.

DA GIOCATORE A MISTER«Aver fatto il calciatore aiuta fino a un certo punto, le dinamiche cambiano, però aver giocato mi ha aiutato nella gestione».

LA SCOMPARSA DI JOE BARONE – «Avevamo un rapporto umano molto importante. Percepivo una stima che a volte mi dava imbarazzo, mi voleva proprio bene e io volevo solo ripagarlo. L’avevo sentito due giorni prima, la sua morte mi ha sconvolto».

L’IPOTESI FIORENTINA «Abbiamo fatto un lavoro importante, come trofei e crescita di calciatori. Credo sia per quello, ma al Pisa ho iniziato un progetto biennale che vorrei portare a termine».

L’AMICO DE ROSSI – «Ha scelto un percorso diverso, è voluto partire con i grandi. Ci siamo confrontati spesso, abbiamo fatto il corso insieme, aveva idee chiare. Alla Spal non è andata come sperava, oggi dimostra che i suoi concetti sono validi. È molto intelligente».

AL PISA HA CAMBIATO«Gli infortuni: a volte mancavano proprio i giocatori. Non sono integralista sui moduli, ma sui concetti: a volte difendiamo a 4, altre a 3, dipende dalla partita».

DA DOVE NASCE LA SUA IDEA DI CALCIO – «Dalle esperienze in campo, con uno sviluppo mio. Ho conosciuto il calcio inglese, portoghese, spagnolo, ho sempre avuto tanta curiosità. Ho un grande rapporto con De Zerbi, mi ha ispirato per tante cose, ma è impossibile fare copia-incolla. Ho avuto la fortuna di lavorare cinque anni con Spalletti, uno che ti spiega le cose e te le fa tenere dentro».