Argentina 1978: la prima volta dell'albiceleste - Calcio News 24
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2009

Argentina 1978: la prima volta dell’albiceleste

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Difficile respirare l’aria del Mondiale, nel 1978: siamo in piena dittatura videliana (1976-81), nell’Argentina dei desaparecidos; in giro la gente è terrorizzata dalle parate militari. Quella voglia di fare festa, che è tipica dei Mondiali, manca.

Fu un edizione organizzata per mostrare la forza della Nazione e la vicinanza al popolo: è il meccanismo tipico delle dittature già  adottato da Mussolini per i Mondiali del ’34 e Hitler per le Olimpiadi del ’36.

La competizione si svolse dall’1 al 25 giugno, quando in Argentina è pieno inverno, in sole cinque città : Buenos Aires, Rosario, Còrdoba, Mar del Plata e Mendoza.

L’Argentina si fece aiutare non poco dagli arbitri e in un caso, come vedremo più avanti, ci fu anche un sospetto di combine col Perù, per passare il turno. L’Olanda, priva di Cruijff, si arrese ancora una volta in finale con i padroni di casa e terminò il suo ciclo senza portare a casa alcunchè. L’Italia non vinse il titolo, ma sorprese tutte per il suo bel gioco e per essersi presa lo sfizio di superare l’Argentina di fronte al suo pubblico, “cacciandola” da Buenos Aires, e relegandola a Rosario.

Si mantenne la stessa formula di quattro anni prima, cioè due turni a gironi (il primo composto da quattro gruppi da quattro squadre, il secondo da due gruppi da quattro) e le due finali. Sarà  l’ultima volta per questa formula, perchè dal mondiale successivo si passerà  a 24 squadre. Le novità  più interessanti sono rappresentate da Iran e Tunisia. Durante la manifestazione, venne realizzato il millesimo gol della storia di questo torneo: lo siglò lo scozzese Dalglish contro l’Olanda.

Vediamo i gironi. Il primo è decisamente tosto: include l’Argentina, l’Italia e la Francia, oltre alla più modesta Ungheria. Nel match d’apertura del girone, l’Italia va sotto dopo 30 secondi con la Francia, ma poi Paolo Rossi e Maccarelli ribaltano il punteggio. Per gli azzurri arriveranno poi altre due vittorie, una con i magiari, l’altra con i biancocelesti padroni di casa (3-1 e 1-0). Col successo dell’Argentina sulla Francia, escono di scena i transalpini. Nel secondo girone, soffre la Germania Ovest campione del mondo in carica: arrivano due 0-0 con Polonia e Tunisia. Il 6-0 al Messico non basta ad arrivare primi nel gruppo B (la prima piazza è della Polonia). Anche il Brasile passa con due pari e una vittoria sola nel terzo gruppo, piazzandosi alle spalle dell’Austria, che fa fuori Spagna e Svezia. Gli austriaci sono la squadra rivelazione del torneo; il loro uomo-chiave è senz’altro Krankl. Persino l’Olanda deve passare il turno come seconda: l’Arancia Meccanica infatti chiude a 3 punti insieme alla Scozia che, ancora una volta è costretta a cedere il passo per pochissimo. Questa volta è la differenza reti a condannarla. Il 3-2 dei britannici contro i vice-campioni del Mondo rappresenta il punto più alto di questa nazionale in un Mondiale. Sorprende tutti il Perù, che chiude in testa al girone.

Curiosamente alla seconda fase, le tre sudamericane superstiti terminano tutte e tre insieme. L’intrusa del gruppo B è la Polonia. Molto arduo è anche il gruppo A, che include 4 squadre europee: Italia, Olanda, Germania Ovest e Austria.

Andiamo con ordine partendo dal primo raggruppamento. Prima manche: mentre l’Olanda strapazza l’Austria, Italia e Germania Ovest rinviano le ostilità  chiudendo sullo 0-0. Alla seconda tornata, l’Austria perde ancora terreno, venendo superata dagli azzurri, 1-0. Olanda e Germania Ovest pareggiano 2-2, diventa decisiva l’ultima giornata: gli austriaci rimontano due gol ai tedeschi e vincono 3-2, l’Italia perde 2-1 con l’Olanda, con due gol da lontano (che portano la firma di Brandts e Haan) che stendono Zoff. Eppure l’Italia era riuscita a passare in vantaggio con un autogol proprio di Brandts. All’Olanda bastava comunque il pari, per accedere alla finale.

Gruppo B: Argentina-Polonia termina 2-0, mentre il Brasile seppellisce il Perù, 3-0. Il Perù cade in seguito anche con la Polonia, mentre il big match tra Seleà§ao e Seleccion finisce 0-0. A questo punto, si consuma la famosa “marmelada peruana”. Dunque: il Brasile, nel pomeriggio del 21 giugno, ha superato 3-1 la Polonia, portando la sua differenza reti a +5. L’Argentina, in caso di vittoria con i peruviani, finirebbe con gli stessi punti del Brasile, ma la sua differenza reti, prima del match è solamente +2. Serve uno scarto di quattro reti per passare il turno. La sera del 21 giugno, Argentina-Perù termina 6-0! Sin da subito piovono molti sospetti sulla gara, ma il tempo non dimostrerà  la loro fondatezza. à? dunque, l’Argentina a prendersi il pass per la finale. Il Brasile si lamenta anche per la mancata contemporaneità  del suo match con quello della nazionale di Menotti, cosa che si fa quasi sempre all’ultima giornata, proprio per evitare troppi calcoli.

Il 26 giugno, Buenos Aires è in trepidazione per la finale, la cui direzione è affidata all’italiano Sergio Gonella. Di fronte, come detto, Olanda e Argentina. Lo stadio del River Plate è esaurito in ogni ordine di posto: la gente vuole dimenticare i problemi e festeggiare il primo titolo mondiale. La gara è durissima, piena di falli rudi e spezzettata da un evidente nervosismo. Anche il nostro arbitro si dimostra molto permissivo nei confronti degli argentini e più severo in quelli degli olandesi. Al 38′, lo stadio esplode di gioia: Mario Kempes porta in vantaggio l’Argentina. L’Olanda rivive l’incubo di quattro anni prima, se non addirittura più brutale. Già , perchè all’81’ arriva il pareggio di Nanninga e a tempo scaduto, gli Orange colpiscono un palo a portiere battuto! La sensazione è che la nazionale dell’austriaco Happel abbia buttato irrimediabilmente il suo match-point. Si va ai tempi supplementari: l’Argentina prende coraggio e passa con Kempes al 104′ (con questa marcatura, la punta argentina diventa il leader solitario della classifica dei marcatori con sei gol) e poi con Bertoni al 114′, abile a sfruttare un pallone rimbalzato verso di lui dai piedi di Kempes, ancora lui. Finisce 3-1: l’Argentina scrive il suo nome nell’albo d’oro dei Mondiali.

Questi sono i risultati del Mundial ’78.

Girone 1: Italia-Francia 2-1, Argentina-Ungheria 2-1, Italia-Ungheria 3-1, Argentina-Francia 2-1, Italia-Argentina 1-0, Francia-Ungheria 3-1 (Italia 6, Argentina 4, Francia 2, Ungheria 0).

Girone 2: Germania Ovest-Polonia 0-0, Tunisia-Messico 3-1, Polonia-Tunisia 1-0, Germania Ovest-Messico 6-0, Tunisia-Germania Ovest 0-0, Polonia-Messico 3-1 (Polonia 5, Germania Ovest 4, Tunisia 3, Messico 0).

Girone 3: Brasile-Svezia 1-1, Austria-Spagna 2-1, Austria-Svezia 1-0, Spagna-Brasile 0-0, Brasile-Austria 1-0, Spagna-Svezia 1-0 (Austria e Brasile 4, Spagna 3, Svezia 1).

Girone 4: Olanda-Iran 3-0, Perù-Scozia 3-1, Olanda-Perù 0-0, Scozia-Iran 1-1, Scozia-Olanda 3-2, Perù-Iran 3-2 (Perù 5, Olanda e Scozia 3, Iran 1).

Gruppo A: Italia-Germania Ovest 0-0, Olanda-Austria 5-1, Germania Ovest-Olanda 2-2, Italia-Austria 1-0, Olanda-Italia 2-1, Austria-Germania Ovest 3-2 (Olanda 5, Italia 3,Germania Ovest e Austria 2).

Gruppo B: Brasile-Perù 3-0, Argentina-Polonia 2-0, Polonia-Perù 1-0, Argentina-Brasile 0-0, Brasile-Polonia 3-1, Argentina-Perù 6-0 (Germania Ovest 6, Polonia 4, Svezia 2, Jugoslavia 0).

Finale per il terzo posto: Brasile-Italia 2-1.

Finale: Argentina-Olanda 3-1 dts (1-1).