2015
Berlusconi: «Se resto, italiani al Milan»
Il patron del Milan: «Cedo solo a chi mette 200 milioni lanno»
Il Milan è in vendita e Silvio Berlusconi è disposto a cedere la maggioranza: la svolta epocale è ufficiale, ma difficilmente riguarderà Bee Taechaubol, perché non è piaciuta la campagna mediatica aperta dal broker thailandese, il quale parla da milanista in pectore («Con Berlusconi è già stata concordata la maggior parte dei dettagli, e tutta la procedura legale dovrebbe essere completata nell’arco di 34 settimane. Il primo obiettivo? Il Milan la prossima stagione deve tornare fra le prime quattro del campionato e quella successiva lottare per lo scudetto»). La strada sembra, infatti, tracciata e portare verso la cordata cinese, che ha offerto 580 milioni di euro per il 51% del club rossonero.
L’ALTERNATIVA – Ai microfoni di Telenord il patron del Milan, oltre a punzecchiare Erick Thohir, ha ammesso di non potercela fare più da solo per rendere competitivo il club rossonero, ma ha svelato anche altri progetti alternativi alla cessione societaria: «Se questo non avverrà, ho un progetto di fare una squadra soltanto con giocatori italiani, una sorta di Nazionale in un campionato dove si è davvero ecceduto con gli stranieri. Basti pensare che il nostro c.t. per fare un attacco competitivo ha dovuto convocare giocatori oriundi. Cedo, ma a chi mette 200 milioni l’anno Se resto, solo italiani. Lascio anche la maggioranza a chi può rendere competitivo il Milan: Moratti ha venduto a Thohir che non ce la fa. Troppi stranieri: l’Inter ne ha 10 e una bestia, Ranocchia».