Bologna, identità e coraggio ok: cosa manca per la vera svolta
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Bologna, identità e coraggio ok: cosa manca per la vera svolta

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Il Bologna c’è, rispecchia il suo allenatore. L’identità, il coraggio e le idee ci sono ma serve maggiore equilibrio

Se c’è una cosa che non manca al Bologna di Sinisa Mihajlovic è il coraggio! La squadra gioca con uno ‘sbarazzino’ 4-2-3-1 e nei momenti di difficoltà il tecnico serbo non teme e osa, spostando il trequartista Soriano nei due di centrocampo. L’identità è un altro tratto distintivo della formazione rossoblù che scende in campo su ogni campo, indipendentemente dall’avversario che ha di fronte, provando a giocare il suo calcio. I tifosi rossoblù e probabilmente lo stesso Sinisa sognavano un altro tipo di mercato perché il sogno, non troppo nascosto, è di arrivare a competere per l’Europa, specie dopo la clamorosa rimonta di due campionati fa, quando il Bologna sembrava spacciato ma Sinisa lo ha risollevato e portato in centro classifica. Il Bologna ha deciso di puntare molto sui giovani e i giovani, si sa, vanno aspettati. Gli elementi di talento non mancano, vedi il giapponese classe ’98 Tomiyasu, diventato leader della difesa, il 2002 Hickey, terzino sinistro soffiato a diversi grandi club europei, ma anche gli attaccanti Barrow (’98), Orsolini (’97), Vignato (2000) e Skov Olsen (’99).

Bologna, dato da record negativo in difesa

Mihajlovic ha trovato la quadra ma non ha trovato l’equilibrio. I rossoblù infatti subiscono gol da 38 partite consecutive. Record negativo eguagliato dunque nei top 5 campionati europei. La prestazione peggiore apparteneva in solitaria al Duisburg che collezionò lo stesso record negativo nel 1975. Al Bologna manca una maggiore solidità difensiva per crescere ulteriormente e per provare a pensare, realmente, a qualcosa di grande. Non subire gol per qualche partita potrebbe aumentare la consapevolezza degli uomini di Mihajlovic. E’ vero che si va sempre più verso un calcio spettacolare e a trazione anteriore ma non incassare gol è una goduria, non solo per il portiere e per la difesa, ma anche per l’allenatore e per la squadra. E per i tifosi.