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Buon compleanno a… Nadir Zortea

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Oggi è il compleanno di Nadir Zortea, giovanissimo terzino cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta prima di fare le sue esperienze tra i professionisti

Oggi Nadir Zortea compie 24 anni. Quelli come lui sono “i ragazzi di Zingonia”, una definizione dove conta la combinazione dei due termini: la condizione anagrafica e il luogo nel quale i giovani dell’Atalanta crescono, generalmente ognuno di loro accompagnandosi a un’idea di futuro più che promettente. Poi, ad un certo punto, la definizione vale come una sorta di marchio, un certificato di garanzia, un’affidabilità a scatola chiusa: piano piano ragazzo non lo sei più e inizi a girare l’Italia. A meno che ti capiti di restare a Bergamo, ma tendenzialmente il percorso prevede un po’ di tappe in giro. Nadir ne è una testimonianza e la sua è una vicenda che va raccontata proprio per le finestre di opportunità che si creano quando esci da un vivaio importante, uno dei più produttivi che esistano in Europa.
Zortea esce dalla casa madre per spostarsi di pochi chilometri. Gioca due stagioni a Cremona in Serie B, andandosi a spendere con successo quella credibilità acquisita in nerazzurro. Inizialmente esterno alto, nella formazione Primavera lo spostano un po’ di metri più indietro e lui trova la sua dimensione. Partecipa da protagonista alla vittoria dello scudetto, poi in grigiorosso dimostra personalità e doti atletiche che fanno parte del corredo genetico: la madre è una maratoneta, il padre pratica sci e ciclismo. Insomma, la cultura della fatica l’ha acquisita in famiglia, non gliela deve insegnare nessuno.
Dopo la cadetteria, arriva la Serie A. Stavolta il viaggio è a Sud, direzione Salerno.

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In quel contesto, anche lui fa parte di quella stagione romanzesca che nel 2021-22 granata è stata più miracolosa e coinvolgente emotivamente dello scudetto del Milan. Perché se il Diavolo bene o male nelle posizioni di vertice c’era sempre, prima dell’allungo decisivo, presso la formazione guidata da Davide Nicola era un’autentica utopia pensare di poter restare in A. Giusto la matematica non condannava e con possibilità risicatissime. Nadir stesso se ne rendeva conto, vista la quantità di rovesci subiti e le non poche insufficienze ricevute che non lo sollevavano dal resto del gruppo. Con una bella eccezione, rappresentata dal gol all’Arechi contro il Bologna, un episodio dove era uscita fuori la sua personalità. In seguito lo definirà «il miglior momento della mia carriera». C’è poco da fare, una rete è una rete, non c’è altro exploit che ti regali la sensazione che sei sulla strada giusta

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Ci si salva in Campania e si torna a casa. La scorsa estate Zortea si gioca le sue carte. Anche l’Atalanta degli adulti è un gruppo che dà spazio ai giovani e lui in ritiro fa vedere buone cose, oltre a dimostrare di saper giocare sia a destra che a sinistra. Un lavoro che considera fondamentale quello trascorso in nerazzurro: «Ho imparato tanto e Gasperini è un maestro per gli esterni. Gioco sempre in avanti adesso e aggredisco di più rispetto a prima». Negli ultimi mesi del 2022 non gioca moltissimo e il caso vuole che vada a segnare proprio contro la Salernitana (che nel frattempo fa più di un pensiero per riprenderlo): nell’8-2 rifilato alla sua ex squadra Nadir scrive il suo nome tra i marcatori insieme a Boga, Lookman, Scalvini, Koopmeiners, Ederson e Hojlund: mai in una partita di Serie A c’erano stati 7 marcatori diversi per una squadra.
Al mercato di gennaio si decide un altro prestito, un altro club ideale per mettersi alla prova e cercare di crescere: il Sassuolo. Ne è pienamente soddisfatto, lo definisce «un ambiente familiare», si sta bene. Non cambia idea neanche nelle giornate difficili, come quella contro il Napoli lanciato come un treno ad alta velocità verso lo scudetto. «Ci sono serate in cui preferiresti andare a letto prendendo un Aulin», scrivono su un giudizio relativo al vano tentativo di fermare gli scatenati attaccanti azzurri.

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Ma che il suo periodo in Emilia sia positivo lo rivela il suo mister, Alessio Dionisi: «Zortea ha fatto bene. Deve migliorare nei 20 metri difensivi, ma nei 30 metri offensivi deve solo confermarsi, è molto propositivo, questi 6 mesi con noi gli hanno fatto molto bene ed è un giocatore che è un piacere allenare». Ecco chi sono “i ragazzi di Zingonia”…