Tra Stendardo e la Dea, la figlia di Percassi - Calcio News 24
Connettiti con noi

Archivio

Tra Stendardo e la Dea, la figlia di Percassi

Pubblicato

su

Per l’attacco piste Quagliarella, Paloschi, Sylla, Gakpé e Lazovic

Una situazione strana, ma nemmeno troppo inconsueta… Nel mercato di gennaio dell’Atalanta spunta Federica Percassi, figlia del presidente Antonio e soprattutto, a quanto pare, fidanzata di Guglielmo Stendardo, difensore al momento in rotta con l’allenatore Edy Reja (ha rifiutato la convocazione per la partita con l’Inter, lo vorrebbe il Frosinone). Una situazione che ricorda tra l’altro molto da vicino quella di Barbara Berlusconi al Milan, figlia del presidente Silvio e fidanzata circa tre anni con Alexandre Pato, di fatto ceduto al Paris Saint-Germain e poi tolto dal mercato su indicazione, sembra, della stessa Barbara… Federica nel caso specifico avrebbe chiesto al padre di non vendere Stendardo, riportato i rumors di oggi, ma al massimo di allontanare l’allenare Reja, colpevole di avere un cattivo rapporto con il difensore nerazzurro (era già successo ai tempi della Lazio, qualche anno fa). Al di là di questo comunque gli orobici si muovo sul mercato e sono previsiti diversi acquisti: arriveranno oggi il centrocampista Remo Freuler dal Lucerna e il difensore Berat Djimsiti dallo Zurigo

ATALANTA: CASO STENDARDO, CHI VA E CHI VIENE – Si valutano poi alcune piste per l’attacco: Fabio Quagliarella del Torino, Idrissa Sylla dell’Anderlecht o Alberto Paloschi dal Chievo Verona, ci sono poi anche le idee Serge Gakpé e Darko Lazovic (Genoa). Ancora in stand-by la situazione di Germain Denis, ma Leo Rodriguez, procuratore dell’attaccante argentino, ha già fatto sapere in Spagna di voler cambiare aria («Dopo cinque anni penso sia necessario cambiare», le sue parole). Di certo c’è che Edy Reja difficilmente sarà esonerato a questo punto della stagione: è proprio grazie alla capacità del tecnico di cambiare modulo (dal 4-3-3 al 3-5-1-1 messo in mostra contro l’Inter) che i nerazzurri sono riusciti ad uscire dalla crisi dell’ultimo tragico mese.