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Marotta: «Allegri e Pogba restano»

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E sul caso Totti: «Situazione davvero imbarazzante per la Roma»

Ospite della Domenica Sportiva su RaiSport, l’amministratore delegato della Juventus ha affrontato il delicato tema della rottura tra Francesco Totti e Luciano Spalletti: «La Roma deve gestire una situazione veramente imbarazzante. Del Piero è un’icona del calcio e della Juventus, una leggenda della nostra società e dei tifosi. Quando è scaduto il contratto abbiamo rinnovato per una ragione e il presidente nel corso dell’assemblea degli azionisti ha annunciato che sarebbe stato l’ultimo anno. Tutto si è concluso nel migliore dei modi: con uno scudetto e il grande saluto del grande campione che è appunto Del Piero. Noi siamo stati molto chiari ed espliciti: supra societatem nemo, nulla c’è sopra la società. Da che parte sto? Considero Totti e Spalletti due professionisti, ma sto con la società. Bisogna capire poi a che titolo Spalletti ha agito. Ritorno Del Piero? Ogni società deve avere a livello dirigenziale una grande figura a livello di leggenda: abbiamo scelto Pavel Nedved, perché Del Piero giocava», ha dichiarato Beppe Marotta.

SERIE A – Il dirigente ha parlato poi del campionato italiano: «Nulla è definito, bisogna stare attenti a tutto. Credo che la Roma sia la sorpresa della seconda parte della stagione con l’arrivo di Spalletti. Sta giocando bene, sta divertendo, facendo gol e quindi potrà recitare un ruolo molto importante. Napoli? Il tatticismo ha avuto un ruolo fondamentale, perché la posta in palio era notevole. Il gioco italiano è molto razionale. Oggi siamo in un momento di involuzione, ma abbiamo ancora tanti talenti. Manca la cultura della sconfitta e questo porta gli allenatori ad avere paura di perdere le partite. Il Milan è in ottima salute, può mettere in difficoltà il Napoli, ma mancano ancora molte giornate e ci sono tanti punti in palio, per cui non sarà una sfida determinante. Calciopoli? Non entro nel merito, posso solo reclamare il fatto che ci sia stato un trattamento iniquo tra le società».

ALLO SCOPERTO – Marotta non si sbilancia sulla sfida contro il Bayern Monaco: «La Champions League ha una risonanza maggiore, quindi siamo concentrati su questo big match molto importante per il nostro futuro. I giocatori non sono al meglio, alcuni sono reduci da infortuni, per cui sta ad Allegri valutarne l’efficienza fisica. La speranza è quella di disputare una partita di alto livello». Sul futuro di Massimiliano Allegri sì: «L’allenatore va via quando fa male o quando si chiude un ciclo, ma Allegri sta facendo molto bene e il ciclo è appena cominciato, quindi credo si possa continuare con lui e che lui voglia lo stesso. E poi allena una delle migliori squadre al mondo, non è facile trovarne una migliore. Può togliersi ancora grandi soddisfazioni qui, per cui non esiste il problema Allegri. Rinnovo? Ci sono tutte le condizioni. Non intendiamo cominciare il campionato con un allenatore in scadenza, quindi valuteremo il da farsi. Conte? Non si sono mai rotti i rapporti. Era finito un ciclo, c’era volontà di cambiamento. Il rapporto era ed è buono. Più facile Nedved presidente in futuro o il ritorno di Conte? Non mio posso sbilanciare, ma sono due professionisti di alto livello».

LE MOSSE – Infine, affronta delicati temi di calciomercato, a partire dal futuro di Paul Pogba: «Tante squadre si sono avvicinate per provare a trattare Pogba, ma abbiamo detto a tutti no, perché è un elemento importante dei nostri programmi e del gioco. E’ un ragazzo giovane su cui puntiamo. Non siamo abituati a vendere i campioni, vogliamo continuare con lui. E abbiamo puntato gli occhi su altri giovani interessanti. Non è facile rinnovare una rosa già competitiva, per cui arriveranno pochissimi giocatori. Vidal? La volontà del giocatore è superiore a quella della società. Ha espresso la volontà di andare al Bayern Monaco, perché gli garantiva un contratto molto più importante e quindi è stata definita la cessione. Più facile tenere Pogba o prendere Gundogan? Tenere Pogba, perché si trova molto bene. E Gundogan potrebbe scegliere un campionato diverso da quello italiano. Berardi? C’è un gentleman agreement con il Sassuolo, ma conta la volontà del giocatore. Ci parleremo e valuteremo se arrivare ad una definizione. Morata? Avvieremo quanto prima i contatti con il Real Madrid, perché puntiamo molto sul giocatore. C’è questa spada di Damocle, il diritto di recompra, che ci può condizionare».