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Milan-Cina: due nodi. E Immobile aspetta

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Berlusconi vuole garanzie precise. In standby Giampaolo e Saponara

La trattativa tra Fininvest e la cordata cinese per l’acquisto del 70% del Milan è entrata nel vivo ieri: la riunione con gli advisor degli investitori cinesi è durata per alcune ore ed è stata utile per confrontarsi su esigenze e margini per arrivare alla conclusione positiva. La Fininvest era rappresentata dall’amministratore delegato Cannatelli, dal direttore generale Pellegrino e dal direttore Business Development Franzosi, oltre che dalla banca d’affari Lazard, mentre l’advisor Galatioto, uno suo collaboratore stretto e il rappresentante in Italia Gancikoff rappresentavano la cordata cinese, che ha confermato la volontà di rilevare le quote in questione in cambio di 500 milioni di euro. La conclusione, però, non è vicina.

DUE NODI DA SCIOGLIERE – C’è l’accordo per proseguire la trattativa fino a domani, poi venerdì Galatioto sarà a Londra per un incontro con gli istituti di credito che forniranno le garanzie bancarie. Tornerà, quindi, in Italia per verificare i progressi e valutare se si potrà procedere con la stesura della bozza del contratto, che andrà sottoposta al patron Silvio Berlusconi. Due nodi, però, andranno sciolti per il buon esito della trattativa: le garanzie richieste dal presidente sul piano degli investimenti pluriennali e il ruolo dello stesso numero uno. Berlusconi vuole che venga scritto nero su bianco la cifra che verrà investita anno dopo anno per almeno un quinquennio, inoltre vuole essere presidente onorario. C’è ottimismo dopo l’incontro di ieri, riporta La Gazzetta dello Sport, ma nessuno vuole sbilanciarsi. Bisognerà fare in fretta, visto che non è stata presa una decisione ufficiale sulla panchina e il mercato è fermo.

PANCHINA E MERCATO – Piace, ad esempio, Ciro Immobile, un rinforzo per l’attacco non dispendioso economicamente, ma l’amministratore delegato Adriano Galliani non può ancora muoversi. Potrebbe essere il sostituto di Carlos Bacca, il quale potrebbe partire. Per la panchina è in pole Marco Giampaolo, che chiederebbe Riccardo Saponara (Empoli), un colpo più economico rispetto a Franco Vazquez, valutato 25 milioni di euro dal Palermo. Poche possibilità di conferma per Cristian Brocchi: lo stesso Berlusconi, secondo Tuttosport, si sarebbe convinto ad accettare il consiglio di Arrigo Sacchi e, dunque, ad appoggiare la candidatura di Giampaolo, per il quale c’è anche il via libera della cordata cinese.