Calcioscommesse, Masiello: "Siamo stati minacciati dagli ultras" - Calcio News 24
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2012

Calcioscommesse, Masiello: “Siamo stati minacciati dagli ultras”

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Le dichiarazioni di Andrea Masiello, nel suo ultimo verbale a Bari da uomo libero, hanno inaugurato un nuovo filone di indagine per la Procura di Bari. Sono emerse, infatti, le minacce subite dai calciatori per mano di alcuni capi ultras, che premevano per un coinvolgimento dei calciatori nell’affare delle combine. Il quotidiano Repubblica ha riportato alcuni stralci dell’interrogatorio rilasciato dall’ex calciatore del Bari:
“La settimana prima di Cesena-Bari, durante la settimana, noi abbiamo avuto un colloquio fuori dalla porta 1 allo Stadio San Nicola con tre capi ultras, Alberto Savarese, un certo Lello, che però non so il nome, penso sia un soprannome, e Roberto Sblendorio, e noi eravamo in cinque: io, Gillet, Belmomte, Parisi e Donati, i quali dissero che ad una delle due partite tra Cesena e Sampdoria dovevamo perdere. Io in quella partita lì ero squalificato. Fatto sta che il giorno dopo, in un allenamento, parlammo con il mister, e gli si fece presente questa cosa. Lui disse che la partita… che non gliene fregava niente dei discorsi dei tifosi, che, appunto, non gli interessava, e che la partita sarebbe stata giocata regolarmente, e che noi andavamo a fare il risultato, già  retrocessi, però non è che si è… Cioè noi gli abbiamo portato questo problema che si era venuto a creare con i tifosi, e c’è stato un po’ di menefreghismo, però tra di noi eravamo preoccupati, quello sì”.
In merito alla trasferta a Cesena del Bari, tali dichiarazioni sono state integrate da altre arrivate a fine marzo, qualche giorno prima degli arresti:Ã? “Durante il match ero squalificato ed ero a Bari. Prima dell’inizio della gara venni contattato da Antonio Bellavista su WhatsApp, il quale mi chiese se fossi a conoscenza di una eventuale alterazione dell’incontro e mi invitò a contattare qualche mio compagno per avere informazioni in proposito, lo, quindi, sempre attraverso la chat, mi misi in contatto con il mio compagno Nicola Belmonte segnalandogli che Bellavista gli voleva parlare. Belmonte, tuttavia, mi invitò a non discutere via telefono o chat di questo genere di cose. Alla fine della partita, tornai a casa contattai nuovamente Bellavista che mi disse che stava rientrando a Bari con l’aereo. Mi esortò a passare presso la sua abitazione dopo cena perchè mi avrebbe potuto consegnare la somma dì 20mila euro. Io mi recai con Carella e Giacobbe. Nell’occasione ritirai l’importo che suddivisi, poi, lungo il tragitto di ritorno con entrambi”.
Per quanto riguarda, invece, la partita con la Sampdoria, ecco quanto raccontato da Masiello:Ã? “Dopo la gara con il Cesena venne a casa Aldo Guarino, è un ex ristoratore di Gusto, che si trova in centro, e mi contattò, mi fece scendere da casa e mi disse che c’era Stefano Guberti a Bari che voleva parlarmi. Scendemmo e mi portò all’albergo Oriente, salì in camera e trovai Guberti con un altro ragazzo, che non so chi sia. Iniziò a parlare, dicendomi se noi eravamo disponibili a dargli la partita perchè loro potevano ancora salvarsi, noi eravamo praticamente già  retrocessi, e mi disse se potevo prendere l’impegno con i miei compagni di fare la partita. Io questo non lo feci con i miei compagni, però durante la settimana Mister Mutti sul campo da gioco, prima dell’allenamento, davanti a tutta la squadra mi disse che mi aveva visto in pieno centro a Bari, facendo una passeggiata con Guberti, quando non è assolutamente vero, io sono rimasto in albergo, dove ci sono stato 20 minuti. Poi la partita è stata giocata regolarmente, noi perdemmo 1 a 0, fatto sta che dentro al campo poi ho avuto modo di litigare con Guberti, ho preso anche qualche insulto, però alla fine la partita è stata giocata regolarmente”.