Catania, Pulvirenti: «Europa? Prima o poi ci arriveremo» - Calcio News 24
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2013

Catania, Pulvirenti: «Europa? Prima o poi ci arriveremo»

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Il presidente del club etneo sogna l’approdo in Europa, ma non ha fretta.

CATANIA PULVIRENTI – Anno dopo anno, il Catania riesce a migliorare la posizione della stagione precedente: merito soprattutto del lavoro svolto dal presidente Antonino Pulvirenti, che nel 2013 ha eguagliato il record del club con l’ottavo posto. La filosofia del patron del club etneo è semplice: «Gli uomini passano, il Catania resta», ha dichiarato ai microfoni di “Tuttosport”, dove ha parlato anche di calciomercato: «Noi partiamo sempre per salvarci, poi si vede in corso d’opera… Sul mercato abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. Ci sono state due partenze importanti, Marchese e Lodi, ma abbiamo Monzon, Leto, Maxi Lopez, e i calciatori che tornano dai prestiti in B. Si è creata una sorta di comunità argentina, i nuovi arrivati si inseriscono in fretta perché in spogliatoio ci sono tanti connazionali. Con loro andiamo sul sicuro, si adattano meglio al calcio italiano grazie al loro temperamento. Pochi argentini hanno fallito nel nostro campionato».

Pulvirenti ha poi parlato dei miglioramenti della squadra e dello stadio in progetto: «La società ha mantenuto la propria valenza tecnica, non si è mai fermata al riferimento dell’allenatore, perché il club costruisce la squadra, con una propria idea. Per questo nessuna partenza di un tecnico o di un dirigente ha creato una voragine. L’uomo deve essere sostituibile, altrimenti è difficile pensare ad un percorso di sviluppo. E oggi Rolando Maran, Pablo Cosentino, Giuseppe Bonanno e tutto lo staff si integrano molto bene. Quanto conta lo stadio per il futuro? L’impianto può consentire la chiusura del cerchio ad ogni club di serie A. Ciò che dipendeva da noi, cioè la costruzione del centro sportivo, lo abbiamo fatto nei tempi voluti, con la struttura di Torre del Grifo. Per lo stadio, serve una certezza normativa, spero che quanto prima arrivi l’apposita legge. In Italia, purtroppo, a livello di impiantistica siamo tra gli ultimi d’Europa, ormai ci hanno superato tutti».

Infine, sul mancato derby contro il Palermo e il sogno Europa, il presidente del Catania ha spiegato: «Se mi mancherà il derby? Certo, è una partita con atmosfera unica, che inizia con un mese d’anticipo, ma sono convinto che il Palermo impiegherà poco per tornare in A. Europa? Sognare è lecito, e lo sport regala sempre sorprese. Ma sorrido di fronte alle domande sull’Europa: ci sono sei posti disponibili, e rispetto ad almeno 7-8 club il Catania ha un quinto se non un decimo delle risorse. Magari un giorno l’Europa arriverà, ma non è l’obiettivo per cui non dormiamo di notte. Semmai sogno di mantenere il Catania in A più a lungo possibile».