Champions, Atalanta agli ottavi con Juve e Lazio. Inter shock: fuori da tutto, Conte sbotta
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Champions, Atalanta agli ottavi con Juve e Lazio. Inter shock: fuori da tutto, Conte sbotta

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I nerazzurri di Conte non riescono a battere lo Shakhtar, e falliscono la fase finale per il terzo anno di fila. L’Atalanta vola

Due settimane e mezza da Dea. E due imprese in altrettanti templi calcistici, Anfield e l’Amsterdam ArenA. Per conquistare il pass degli ottavi con pieno merito, raggiungendo Juve e Lazio, cullando la speranza di bissare e magari fare meglio dell’anno scorso. L’Atalanta versione europea vola altissimo e in un girone di ferro con Liverpool, Ajax e Midtjylland si piazza al secondo posto, con una lezione di calcio a domicilio ai maestri Klopp e ten Hag. Bastava un pareggio ad Amsterdam, ma Muriel non ci sta e regala al popolo nerazzurro l’ennesima emozione forte, nel finale, contro gli olandesi in 10. La Dea vola agli ottavi, più forte di tutti e tutto, anche di uno spogliatoio in subbuglio per gli screzi Gomez – Gasperini, confermati di fatto nella sostanza da Percassi ma cancellati dal tecnico con una promessa. «Dimissioni? Non possiamo andare dietro a tutte le voci. Quando un giorno andrò via dall’Atalanta, lo farò senza addii traumatici».

Un altro allenatore nerazzurro invece avrà trascorso una notte infernale. L’Inter di Conte si scioglie come burro su un biscotto che il Real ha sbriciolato conquistando tre punti decisivi per blindare il primo posto del girone. Serata da incubo per i nerazzurri, fuori anche dall’Europa League, all’ultimo posto di un girone folle (l’ultima italiana al fondo del girone è la Lazio 2007/2008), ma che sottolinea gli affanni di Conte (allenatore più pagato del campionato) nelle coppe: secondo appuntamento alla fase finale fallito da quando è a Milano. La partita dell’Inter è uno psicodramma contro il tempo che lentamente lo condanna, Lautaro viene pizzicato dopo il cambio a lamentarsi in maniera poco oxfordiana nei confronti di un allenatore in confusione e poco lucido nell’analisi post partita. Se la prende con arbitro, avversari ed episodi, ma nemmeno un accenno di scuse per aver fallito l’obiettivo minimo stagionale. Il confronto con le altre eliminate da tutto (Lokomotiv Mosca, OM, Midtjylland, Rennes, Zenit, Ferencvaros, Basaksehir) è francamente umiliante per il progetto, gli investimenti e le ambizioni di un’Inter che dovrà rimettere tutto in discussione, compresa la guida tecnica.