Chiesa e Kulusevski, la Juve riparta dal loro talento
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Chiesa e Kulusevski, la Juve riparta dal loro talento

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La Juve ha messo in bacheca il suo secondo trofeo stagionale grazie alle giocate di Chiesa e Kulusevski: il nuovo ciclo bianconero dovrà ripartire da loro

I campioni del futuro in copertina: le reti di Chiesa e Kulusevski regalano la Coppa Italia alla Juventus e restituiscono un pochino di fiato alle corde vocali dei tifosi bianconeri, finalmente presenti in piccola rappresentanza sugli spalti per festeggiare il nuovo successo.

Una vittoria meritata per quel cambio di marcia che Chiellini e compagni hanno saputo imprimere nella seconda frazione, dopo quarantacinque minuti a inseguire movimenti e idee dell’Atalanta. Bergamaschi colpevoli di non aver sfruttato le occasioni e infilati alla prima occasione proprio dal grande ex.

Lo svedese di finali evidentemente se ne intende. Nel 2019 la sua prestazione da urlo, con tanto di assist decisivo per Colley, valse ai nerazzurri lo Scudetto Primavera. Il titolo di MVP fu naturale conseguenza, come probabilmente avrebbe meritato di esserlo ieri. E ancora una volta la posizione ibrida al fianco di Cristiano Ronaldo ha dimostrato di calzare a pennello sulle qualità a tutto campo del ventunenne di Stoccolma. Il prossimo step di Dejan Kulusevksi dovrà adesso essere la continuità di rendimento, in questa stagione alquanto sconosciuta dopo un inizio promettente.

Regolarità che invece ha decisamente trovato Federico Chiesa, di gran lunga tra i migliori tre giocatori della Juve nell’intera annata. L’esterno sbarcato dal pianeta Fiorentina ha conquistato con straordinario incedere credibilità e importanza nella galassia bianconera. Addirittura molto prima di quel che tifosi e addetti ai lavori si sarebbero aspettati.

Al netto dei due trofei incassati e di come si concluderà la rincorsa Champions League, pare in ogni caso evidente come un nuovo ciclo sia alle porte in casa bianconera. Da Bonucci a Chiellini, da Dybala a Cristiano Ronaldo sono parecchi i punti interrogativi cui trovare risposta. Ma con o senza Pirlo, la Juve del futuro non può e non deve prescindere dal talento di Chiesa e Kulusevski.