Juventus, frecciata Conte: «Raramente ho avuto i giocatori che volevo» - Calcio News 24
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Conte punzecchia la Juventus: «Raramente ho avuto i giocatori che volevo»

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Conte, frecciata alla Juventus: il tecnico del Chelsea torna indirettamente a parlare dei motivi della rottura con i bianconeri e di mercato. No comment invece sull’Italia: «Preferisco evitare incomprensioni»

La leggenda metropolitana parla di un Antonio Conte… esoso. Per dirla meglio: a lungo il rapporto tra l’allenatore leccese e le società a cui è stato legato sarebbe stato minato dalle richieste di mercato messe sul piatto ad ogni sessione. Per questo motivo, nel bel mezzo dell’estate 2014, a ritiro iniziato, Conte avrebbe detto addio alla Juventus, mollando la squadra così come era: un gesto che i tifosi bianconeri non hanno mai perdonato all’attuale allenatore del Chelsea. I rapporti con il presidente juventino Andrea Agnelli da allora sarebbero molto più che freddi, cioè pessimi. Eppure lo stesso Conte ha provato più volte a ribadire come, in verità, di esoso nelle sue richieste di mercato non ci sia mai stato proprio nulla. Lo ha detto anche ieri, nel corso di una intervista per Sky Sport, con riferimento al mercato che adesso è appena cominciato: quello di gennaio.

«Le mie richieste in verità non mirano mai troppo in alto, anche perché se guardiamo la mia storia, direi che raramente mi sono stati dati i giocatori che avevo chiesto – la frecciata di Conte alla Juve e, probabilmente, pure al Chelsea, con cui si dice che i rapporti siano ormai ai minimi storici (leggi anche: ROTTURA CONTE-CHELSEA: ECCO DOVE VA) – . Sono sempre stato in società che gestivano il proprio progetto con austerità. Io cerco solo di fare il mio lavoro: se arriva qualcuno, bene, se non arriva va bene uguale. In entrambi caso il mio lavoro va avanti comunque». Anche per questo, qualcuno parla di un suo ritorno in Nazionale, lì dove il mercato non c’è. Conte però per il momento glissa sapientemente: «Non è il momento per parlare di Nazionale, altrimenti nascerebbero solo incomprensioni ed ora questa è l’ultima cosa che vorrei». Pace e bene, amen.