Da Papu Gomez a Livaja: il Mondiale degli ex Atalanta
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Da Papu Gomez a Livaja: il Mondiale degli ex Atalanta

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Papu Gomez

Ecco il bilancio degli ex giocatori dell’Atalanta ai Mondiali in Qatar: una lista dove si passa da Gomez a Cornelius (fino a Livaja)

L’Atalanta ha portato in Qatar 4 suoi giocatori (Maehle, Koopmeiners, De Roon e Pasalic), ma ci sono anche altri che, a loro modo, hanno fatto parte della realtà bergamasca in passato: stiamo parlando ovviamente degli ex. Ecco come sta andando il loro inizio di Mondiale.

ARGENTINA: ROMERO E PAPU GOMEZ

Romero
Cristian Romero

Il capitano e uno dei difensori più forti mai visti a Bergamo. Per loro una sconfitta molto amara contro l’Arabia Saudita: con Cristian addirittura complice della rete avversaria, mentre Papu non è riuscito a trovare la via della rete.

SVIZZERA: REMO FREULER

Freuler

L’addio nerazzurro più recente, e con una storia riscritta tra il 2016 e il 2022 a centrocampo. Passano gli anni, ma per Remo Freuler è normale amministrazione: vittoria contro il Camerun per 1-0.

BELGIO: CASTAGNE

calciomercato serie a

L’esterno che l’Atalanta rimpiange visti i problemi evidenziati sulla fascia negli ultimi due anni. Si comincia nella maniera migliore possibile: 1-0 contro il Canada e presente per tutti i 90 minuti.

CROAZIA: LIVAJA

Db Bergamo 10/08/2013 – amichevole / Atalanta-Chievo Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Livaja

Qual è il primo atalantino croato che viene in mente dopo Mario Pasalic? Ovviamente l’ex Marco Livaja. Una promessa mai sbocciata a Bergamo per via del suo carattere troppo forte per una piazza dove serve calma e temperamento (famoso il battibecco avuto con alcuni tifosi in tribuna durante Atalanta Verona nel 2014). Per lui solo 20 minuti giocati e uno 0-0 contro il Marocco.

DANIMARCA: CORNELIUS

cornelius, atalanta

Maehle a parte, sul centravanti danese vi è un misto di considerazioni. L’orgoglio che abbia fatto la storia con quella doppietta contro l’Everton 1-5, il rimpianto che non si sia sbloccato nonostante la freddezza sottoporta, e un po’ di rancore per il rigore sbagliato ai preliminari contro il Copenaghen che valse l’eliminazione. Anche per lui uno 0-0 contro la Tunisia e 25 minuti giocati.