Dionisi: «Torino squadra ostica. Colpito dalla nostra mentalità» - Calcio News 24
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Dionisi: «Torino squadra ostica. Colpito dalla nostra mentalità»

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Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Torino: le sue parole

Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Torino. Le sue parole riportate da Sassuolonews.net.

ABBONDANZA IN ATTACCO – «Bisogna lavorare su tutto. Abbiamo tanta qualità in avanti. Dal primo giorno che sono diventato allenatore del Sassuolo che mi dicono ‘è consapevole di avere tanti giocatori forti in avanti’ e non mi lamento perché siamo veramente forti in avanti. Si può creare di più o di meno, delle volte si è più efficaci come col Verona e altre volte meno come con la Roma, poi dipende anche da chi si ha di fronte e c’era di fronte il portiere della Nazionale portoghese e difensori forti. Potevamo essere un pochino più efficaci, quello che non sono riusciti a fare a Roma, mi auguro, spero e penso che riusciranno a farlo domani col Torino».

FORMAZIONE – «Con soli attaccanti non si può giocare, vanno supportati e ci vuole equilibrio. Noi cerchiamo di dar valore alla squadra mettendo tanti giocatori offensivi in campo. Poi la scelta è sugli allenamenti e in base alle partite. Ora con tanti impegni ravvicinati qualche cambiamento potrà esserci. Tutti disponibili a parte Romagna e Obiang. Non escludo di cambiare qualcosa rispetto a Roma ma non ci saranno stravolgimenti. Probabilmente ci potranno essere più cambiamenti tra la gara di domani e martedì ma penso a una gara per volta. Abbiamo l’allenamento di oggi e la rifinitura di domani, quindi valuteremo».

TORINO – «E’ una squadra forte con individualità importanti. Viene da un campionato non positivo e i giocatori in campo lo sanno e nell’ultima partita si è iniziata a riconoscere la mano del mister, una mano importante. E’ una squadra molto ostica per noi perché ha fisicità, perché sappiamo cosa chiede il mister e quindi non sarà una gara facile».

MENTALITÀ – «Quello che mi ha colpito della nostra squadra è la mentalità e spero che questo continui e migliori perché poi una squadra se acquisisce mentalità soprattutto nelle difficoltà se le ritrova. Nel campionato mi ha stupito di più il pubblico, forse perché non ero e non eravamo più abituati per ovvie ragioni, è la cornice più bella per il calcio, avere la gente allo stadio è la cosa più bella e particolare che abbia vissuto in questo momento».