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Football Leaks, da Lamela a Paredes alla Nike: ecco Argentina Connection

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Una nuova bufera potrebbe sconvolgere il mondo del calcio: football leaks. Coinvolte, al momento, Juventus, Roma, Inter, Milan, Napoli, Torino, Cristiano Ronaldo e Mourinho

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: L’ARGENTINA CONNECTION, ORE 9 – Emergono ulteriori dettagli sullo scandalo Football Leaks. Come riferito da “L’Espresso” esiste uno schema collaudato, ribattezzato ‘Argentina Connection‘ perché i giocatori coinvolti provengono quasi sempre dal più grande Paese al mondo di lingua spagnola. Ma anche perché argentini sono quasi tutti gli agenti e gli investitori coinvolti. Uno schema collaudato per evitare di pagare le tasse, usato da procuratori e investitori: i soldi finiscono prima in una società olandese e vengono poi girati in una società con sede nei paradisi fiscali. Coinvolti giocatori che giocano o hanno militato in Roma, Inter, Juventus, Fiorentina, Atalanta, Palermo, Sampdoria, Catania e Cesena e anche la Nike. Si parla di calciatori del calibro di Higuain, Paredes, Lamela, Caceres, Bergessio, Alvarez, Banega, Carrizo, Di Maria, Falcao, Pastore, James Rodriguez, Maxi Moralez. Molti dei giocatori coinvolti sono rappresentati dalla Dodici Sports, l’agenzia del procuratore argentino Marcelo Simonian e insieme a lui agiscono altri 4 agenti sudamericani: Jorge Cyterszpiler, ex procuratore di Maradona, Eugenio Lopez, Hernan Berman e Jorge Prat-Gay. La Roma ad esempio ha acquistato Lamela e Paredes versando i soldi in una società olandese e ha fatto sapere: «Gli eventuali successivi trasferimenti di denaro effettuati dalle società nostre controparti ad altre società non sono a noi noti e riteniamo non debbano essere neanche di nostro interesse». Stesso discorso per l’Inter con Ricky Alvarez: anche i nerazzurri hanno negato il loro coinvolgimento.

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: ANCHE POGBA E RAIOLA, 10 DICEMBRE – Si allarga il giro dei nomi illustri coinvolti nell’inchiesta Football Leaks. Gli ultimi due nomi sono quelli di Paul Pogba e Mino Raiola. Secondo i documenti emersi l’attuale centrocampista dello United avrebbe depositato parte dei suoi introiti in alcuni conti offshore nell’isola di Jersey, paradiso fiscale situato nel Canale della Manica. Raiola, suo agente, avrebbe ottenuto 10 milioni nei 4 anni di Pogba alla Juventus, gestendo anche l’acquisizione dei diritti d’immagine sui quali il francese aveva una controversia con Oualid Tanazefti (suo precedente procuratore). Il procuratore ha smentito ogni coinvolgimento.

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: INTER-KOVACIC-DINAMO, 7 DICEMBRE –  Nel calderone della grande inchiesta Football Leaks è finito anche il nome di Mateo Kovacic. Il calciatore attualmente al Real Madrid venne dapprima acquistato nel gennaio 2013 dall’Inter che lo rilevò ancora giovanissimo dalla Dinamo Zagabria. Secondo l’inchiesta, i diritti sul cartellino del calciatore non sarebbero stati esclusivamente del club croato ma anche di un fondo d’investimento, la Profoot International Limited di Hong Kong, che avrebbe percepito il 50% dell’incasso. L’Inter, attraverso le parole del responsabile della comunicazione Roberto Faulkner alla tv croata HRT, ha preso posizione: «Abbiamo pagato al club croato tutti gli 11 milioni, abbiamo effettuato verifiche e siamo sicuri che la Dinamo ha ricevuto l’intera somma da noi, non siamo a conoscenza di altri pagamenti effettuati per Kovacic».

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: RONALDO RISCHIA GROSSO, 7 DICEMBRE – Il segretario generale dei Tecnici del Fisco spagnolo ha brutte notizie per Cristiano Ronaldo, come scrive La Gazzetta dello Sport. Proprio per via dello scandalo scoppiato in questi giorni, CR7 rischia di andare in galera: se si conferma il delitto fiscale allora il fuoriclasse del Real Madrid potrebbe finire dentro per sei anni, addirittura. Sembra infatti che abbia potuto defraudare un cifra vicina a 160 milioni di euro.

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: C’E’ ANCHE MERTENS – Aumenta, con il passare dei giorni, la lista dei nomi finiti nel calderone dello scandalo Football Leaks. Sono emersi tutti i calciatore nella Nazionale belga e l’attaccante azzurro Dries Mertens a Napoli guadagna 2,217 milioni a stagione. Nell’inchiesta anche Pepe e Coentrao, due giocatori gestiti da Jorge Mendes, che avrebbero evaso il fisco per 7 milioni di euro.

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: MOURINHO PRENDE POSIZIONE 5 DICEMBRE – E’ destinata a durare a lungo la bufera scatenata da “Football Leaks”. Tanti i nomi illustri nei documenti dell’inchiesta, tra cui spicca quello di Josè Moutinho. Il tecnico ha parlato dopo il pareggio con l’Everton in questi termini: «Ho depositato la mia documentazione in Italia, Spagna e Inghilterra. Non ho nulla da nascondere. Questi documenti dimostrano che non ho fatto nulla di sbagliato».

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: I PRIMI NOMI E I PRIMI AFFARI, 4 DICEMBRE – Il numero de “L’Espresso“, in edicola dal 4 dicembre, contiene i primi nomi dell’inchiesta “Football Leaks“. 1,9 terabyte di file contenuti in 8 hard disk con documenti, leciti e illeciti, sul mondo del calcio. Decine di milioni di euro nascosti nei più riservati paradisi fiscali, da Jersey a Madeira, da Panama alle British Virgin Islands. Si parla di Higuain. Nel 2014 la Convergence Capital Partners, società di Amsterdam, paga 190 mila euro alla Paros Consulting ltd, registrata alle British Virgin Islands che incassa il denaro tramite un conto in Lichtenstein. La Paros è una società che fa parte di una scuderia di intermediari argentini, tra cui Simonian, l’agente che, ad esempio portò Pastore in Italia nel 2010. Il passaggio di Higuain dal River in Europa avvenne grazie al Locarno, formazione della Serie B svizzera. I soldi arrivano dalla Haz, una società di investimenti sudamericana, che ricava oltre il 50% del profitto dalla cessione del Pipita al Real. Problemi anche per papà Jorge. I diritti di immagine sono stati ceduti, nel 2007, a una società olandese, la Supat. Con l’arrivo dell’argentino al Napoli, l’accordo con la Nike è stato rivisto. De Laurentiis ci ha messo 18 mesi per chiudere l’accordo, dato che l’intesa con lo sponsor viene siglata solo all’inizio del 2015. Nubi anche sul passaggio di Alex Sandro dal Santos al Porto ma il club portoghese ha fatto sapere di aver acquistato il 100% dei diritti sportivi, senza intermediazioni. Problemi per Kovacic, con il passaggio all’Inter: la metà del cartellino di Kovacic apparteneva a un fondo d’investimento basato ad Hong Kong e chiamato Profoot International Limited. I nerazzurri però hanno dato risposta negativa, affermando di aver ingaggiato il 100% dei diritti sportivi del calciatore. Anche i passaggi di Iturbe e Dybala, dal Sud America all’Europa, Porto e Palermo, sono poco chiari, secondo quanto emerso dai documenti in possesso alle 12 testate che li hanno avuti da una fonte anonima. Nel mirino anche Capello: l’ex ct Milan, Juventus e Roma, invece, è finito nel mirino per i suoi rapporti della già chiacchierata Doyen: la società maltese avrebbe pagato una fattuar di 10mila euro a Capello per prendere parte a una serie di partite di beneficenza (Leo Messi & Friends Tour) ma il figlio dell’allenatore (e suo avvocato) smentisce.

SCANDALO FOOTBALL LEAKS: PARLA MENDES, 3 DICEMBRE – Jorge Mendes, agente fra gli altri di Cristiano Ronaldo e Josè Mourinho, due dei personaggi che sarebbero coinvolti nel nuovo scandalo Football Leaks, tramite l’agenzia “Gestifute”, ha negato ogni coinvolgimento. «Tanto Cristiano Ronaldo quanto José Mourinho sono totalmente al corrente dei loro obblighi nei confronti del fisco spagnolo e britannico». Questo quando svelato da “L’Espresso” su CR7: «Il calciatore portoghese ha trasferito oltre 70 milioni di euro nei conti bancari della Tollin, una società registrata alla British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi. Altri 74 milioni, versati su un conto svizzero, sono stati stati incassati dal fuoriclasse portoghese negli ultimi giorni del 2014, quando ha ceduto i diritti sulla propria immagine, per gli anni tra il 2015 e il 2020, a un uomo d’affari di Singapore, Peter Lim. Su questi redditi, frutto in gran parte di contratti pubblicitari, Ronaldo ha pagato tasse per un totale di pochi milioni, pochi milioni in tutto. Spiccioli».

FOOTBALL LEAKS: I NOMI E LE ULTIMISSIME – Una inchiesta giornalistica potrebbe sconvolgere il mondo del calcio. E’ quanto annuncia “L’Espresso” sul suo sito parlando dei “segreti di Football Leaks“. Domenica verranno svelati tutti i dettagli e i protagonisti ma da un primo approfondimento si è venuto a sapere che le squadre coinvolte sono Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Torino. Nella nuova bufera però compaiono altri grandi nomi del calcio internazionale come Cristiano Ronaldo e Josè Mourinho. Per sette mesi, i cronisti di 12 giornali europei, tra cui l’Espresso, hanno esplorato i documenti a caccia di notizie e a partire dal prossimo numero, in edicola da domenica 4 dicembre, il settimanale italiano rivelerà in una serie di articoli i risultati della lunga inchiesta. Sei, come detto, i club italiani coinvolti, con milioni di euro finiti nei paradisi fiscali, in una girandola di prestanome e fatture. La Roma però ha smentito un coinvolgimento. I giallorossi fanno sapere di esser stati contattati dal settimanale e che «i pagamenti effettuati alle società controparti sono quelli previsti nei contratti sottoscritti e sempre conformi alla normativa sportiva. Gli eventuali successivi trasferimenti di denaro effettuati dalle società controparti ad altre società non ci sono noti». CR7 avrebbe trasferito, tra il 2009 e il 2014, 70 milioni di euro nei conti di una società registrata alla British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi.