Genoa, Gasperini pensa all'Europa e prepara la volata finale - Calcio News 24
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2009

Genoa, Gasperini pensa all’Europa e prepara la volata finale

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Una volata per l’Europa lunga 10 partite. C’è anche il Genoa, la rocambolesca sconfitta con il Bologna non ha avuto strascichi. La squadra rossoblù si è subito rialzata: pareggio a San Siro e spettacolare vittoria con il Cagliari. Cinque gol, quattro pali e tante occasioni da rete: sprizza energia la squadra rossoblù. Ã?«Potrà  forse capitare un passaggio a vuoto “? spiega Gasperini “? ma possiamo dire di stare bene. Ora che è in arrivo la primavera la condizione atletica giocherà  un ruolo fondamentale. E noi sicuramente il caldo non lo patiremoÃ?».

Dieci partite da affrontare come una finale di coppa. Ed una in particolare, quella dell’undici aprile. Intanto c’è subito un filotto di tre partite in sette giorni: Fiorentina, Palermo e Siena. Ã?«Se devo essere sincero “? confida Gasperini “? avrei preferito affrontarle evitando il turno infrasettimanale. Certo, stiamo bene ma è anche vero che siamo pochi. Stiamo recuperando Juric, Kharja dopo l’operazione al ginocchio è ancora titubante com’è normale che sia e così domenica, a parte i ragazzi, in panchina l’unico cambio al cento per cento era MestoÃ?».

Intanto, però, con Suazo fermo ai box si è reiventato Sculli attaccante centrale e con ottimi risultati. Ã?«Giocava centravanti da bambino “? osserva Gasperini “? con me nei cinque anni di giovanile della Juve faceva soprattutto l’esterno, ma quando ha iniziato a fare il professionista, prima a Crotone e poi a Modena, è tornato bambino e si è rischierato centravanti. Non segnando però molti gol e però poi tornato sull’esternoÃ?».

Con uno Sculli così si può anche fare a meno di Suazo e Acquafresca. Ã?«Servono tutti, Suazo conto di averlo già  disponibile sabato a Firenze, però quel ginocchio è un problema. Il ragazzo è positivo, molto disponibile e con grande voglia di lavorare. Ha già  recuperato un po’ di forma, ma quando il ginocchio si infiamma è costretto a fermarsi. Fortunatamente Sculli ha giocato una partita alla Milito: ha dato profondità , ha tenuto palla per far salire la squadra ed è anche andato spesso a chiudere l’azione. I movimenti del centravanti li ha ed ha anche una grande forza fisicaÃ?».

E nessuno si aspettava che Palladino al rientro fosse già  imprendibile. Ã?«Quando sta bene lui è così: non lo fermi. Potrebbe avere qualche problema di tenuta, ma presto sarà  al top e credo sia ancora in tempo per riproporsi per un posto in Nazionale. Già  l’anno scorso nel girone di ritorno aveva fatto la differenza, l’anomalia semmai erano stati quei primi quattro-cinque mesi. Tanto che io gli ripetevo spesso: “Ma qui al Genoa ci hai mandato tuo fratello?”Ã?».

Il problema è invece Jankovic, un altro giocatore che avrebbe potuto fare la differenza. Ã?«Non l’hanno seguito i medici del Genoa, ha voluto fare una rieducazione diversa rispetto a Kharja: tanta forza e poca elasticità . E quanto ti operi ai crociati, anche se dicono che in cinque mesi torni a giocare, prima di essere veramente a posto deve passare molto più tempo. Così temo che Bosko non l’avrò per questo campionatoÃ?».

Sabato c’è la sfida con Prandelli: avete molto analogie. Ã?«Anche di pesniero. Per esempio, ho molto apprezzato quello che ha detto riferito a Kerrison: non si può pretendere che giocatori così giovani facciano subito la differenza. Però le società  investono molto e pretendono siano subito decisivi. Così queste grane passano poi a noi allenatori Ã?». Per caso si è immedesimato in Prandelli? Ã?«Dico semplicemente che un ragazzo straniero, anche se di valore, ha bisogno di più tempo per inserirsi in campionato un difficile come quello italiano. Con un giocatore di serie B di buon livello si hanno sicuramente meno problemiÃ?».

à? pronto per il gran finale? Ã?«Ci aspettano sfide appassionanti come quelle con Fiorentina, Palermo e Milan. E soprattutto c’è il derby con la Sampdoria. Questo è un campionato bello e imprevedibile dove può ancora succedere di tutto, aspettiamoci ribaltoni e controribaltoni. Però è stucchevole che tutti piangano, lamentando errori arbitrali: l’ho detto domenica e subito qualcuno si è sentito chiamato in causa. Ma giuro, non mi riferivo ad una squadra in particolare. Semplicemente volevo dire che se tutti avanzano dei punti, poi come fanno a tornare i conti in classifica?Ã?».

Fonte: Gessi Adamoli – Repubblica-Il Lavoro