Giampaolo svela: «Fui vicino a Juve e Milan: ecco come andò» - Calcio News 24
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Giampaolo svela: «Fui vicino a Juve e Milan: ecco come andò»

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Le parole dell’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo, sul suo passato. Il tecnico fu vicino a Milan e Juventus. Ecco il suo racconto

Fu vicino a Juventus e Milan, in due occasioni differenti, ma all’ultimo momento i due club decisero di cambiare rotta. Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, ha avuto molte vite. E’ stato vicino alla ‘depressione calcistica’ quando finì fuori dal grande calcio e andò ad allenare in Serie C, alla Cremonese. Nel 2009 il suo Siene disputò un grande campionato e la Juve si interessò a lui. I bianconeri furono molto vicini al suo ingaggio come spiega l’allenatore a “Mister Condò” su “Sky Sport“: «Racconto una cosa che non ho mai detto prima: quando ero a Siena andai a cena a casa di Blanc. Quando andai via mi telefonarono Secco e Castagnigni che mi dissero: ‘Marco al 99% sarai tu il nuovo allenatore della Juventus, bisogna soltanto che il consiglio approvi’».

Prosegue l’allenatore: «Era più un tecnicismo perché la responsabilità è sempre dei dirigenti. Tornando a Giulanova dissi che era impossibile che un altro Giampaolo, in un piccolo paese di 18.000 abitanti, potesse andare alla Juve. Al mattino dopo Castagnini mi telefonò e mi disse che alla Juventus c’erano cose più in alto di loro e che era stata fatta un’altra scelta. Non ho mai rimuginato sopra. C’era delusione ma il giusto. Non è andata, vado avanti: la considero un’opportunità che non è andata a buon fine». Il tecnico ha poi svelato un retroscena su Schick: «Ha grandi qualità e Allegri, in tempi non sospetti, mi telefonò per chiedermi di lui. Gli dissi: ‘Non è un giocatore banale, è un giocatore che fa cose importanti nei club dove gli viene richiesto di fare cose importanti, non fa mai la giocata scontata, fa sempre qualcosa in più».

Giampaolo ha poi parlato di quando fu vicino al Milan: «Sentivo spesso Galliani al telefono e ci siamo anche incontrati. Penso fossi il suo allenatore candidato, poi come succede spesso si prendono altre decisione. Prima dei contatti con il Milan avevo avuto dei contatti con Osti che mi disse chiaramente: ‘Se Montella andrà via, sarai tu l’allenatore del Milan’. Ma se non fosse andato via Montella non sarei andato alla Sampdoria ma probabilmente nemmeno al Milan».