Il Sassuolo è una grande squadra e per favore non chiamatela sorpresa
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Il Sassuolo è una grande squadra e per favore non chiamatela sorpresa

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Il Sassuolo al secondo posto non deve sorprendere. In casa neroverde nulla è lasciato al caso

Il Sassuolo è una grande squadra! Lo è diventata nel corso degli anni, è cresciuta, ha perso e si è presa i complimenti per il bel gioco che si pensava non potesse portare a simili risultati, e ora raccoglie i frutti di un lavoro iniziato tantissimi anni fa. Un quadro societario ben delineato con Mapei a investire, Giovanni Carnevali plenipotenziario, Giovanni Rossi ds, Francesco Palmieri responsabile del settore giovanile, Roberto De Zerbi allenatore e anche manager, bravo a suggerire i calciatori da acquistare e anche a convincerli a vestirsi di neroverde (l’ultimo caso ad esempio è stato Maxime Lopez) e una squadra che va in campo e che sa benissimo cosa fare. Lo si è visto soprattutto a Napoli, con tanti grandi assenti e alcuni giocatori anche in posizioni poco consone ma tutti sanno cosa fare, tutti si danno una mano e ora tutti sono consapevoli della propria forza e della forza di squadra.

Il Sassuolo non è una sorpresa e merita di stare in vetta

Il Sassuolo fa bene da 30 partite, nelle ultime partite non ha subito gol soffrendo anche molto ma non subisce e questa è mentalità, non è solo avere un gioco, avere dei codici, la mentalità di sapere che ci sono anche gli altri che ti sfidano e ti affrontano. La squadra di De Zerbi, per la prima volta nella sua storia, ha vinto 4 trasferte di fila in serie A e per la prima volta è imbattuta dopo 8 giornate. Ma tutto è stato costruito nel tempo. D’altronde Roma non è stata costruita in una notte sola, anche il Sassuolo non è stato costruito in una notte sola. E non è una sorpresa. Ma una solida realtà. E’ cresciuta la squadra ed è cresciuto l’allenatore che dopo le bastonate prese in questi anni ha modificato il suo atteggiamento, vedasi Napoli, Udinese e Verona (ieri mancavano Caputo e Defrel), e quest’anno ha portato a casa 7 punti, forse un anno fa sarebbero stati molti meno. Forse parlare di Scudetto è eccessivo ma intanto vedere una provinciale, espressione di una cittadina di 40mila abitanti, essere in cima alla classifica della Serie A per poche ore, e comunque al 2° posto ormai da inizio stagione, non può non strappare un sorriso a chi ama il calcio.