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Come cambia il Milan senza Conti

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Arrivato a luglio dall’Atalanta per 24 milioni di euro più il cartellino di Pessina, Andrea Conti è costretto a riabbracciare il Milan tra sei mesi: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, brutte notizie per Vincenzo Montella. E come cambierà il Diavolo dopo questa tegola?

Dopo un braccio di ferro durato settimane con l’Atalanta, Andrea Conti ha potuto coronare il suo sogno: vestire la maglia del Milan. Un affare da 28 milioni di euro, 24 milioni cash più il cartellino del giovane Pessina, con il tecnico Vincenzo Montella entusiasta per l’innesto di valore per la corsia di destra: velocità, dribbling e buona copertura, un mix importante per una squadra che punta ai primissimi posti. Conquistata la maglia da titolare dei rossoneri, il laterale è riuscito a imporsi anche con la Nazionale di Giampiero Ventura ma il suo cammino si è bruscamente stoppato oggi: «Andrea Conti si è sottoposto oggi ad accertamenti clinici e strumentali, che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’esterno rossonero si sottoporrà domattina a un intervento chirurgico artroscopico di ricostruzione del legamento che verrà effettuato dalla equipe del Prof Schonhuber. I tempi di recupero sono stimati in sei mesi», un comunicato che non lascia margini di interpretazione. Una tegola per il Milan, che ieri ha inaugurato ufficialmente il 3-5-2 dopo la debacle dell’Olimpico contro la Lazio e che ha portato ottimi risultati: 1-5 contro l’Austria Vienna, un modulo utile per esaltare le caratteristiche dell’ex Dea e di Ricardo Rodriguez. E adesso, come cambia il Milan senza Conti?

Lungimirante, per sfortuna in questo caso, la scelta del Milan di trattenere alla base Davide Calabria: il laterale classe 1996 si giocherà il posto da titolare con l’esperto Ignazio Abate. Due profili duttili per l’Aeroplanino, che potrà comunque procedere sulla strada del 3-5-2: Abate ha già evidenziato caratteristiche ideali per giocare ‘a tutta fascia’ nella sua esperienza al Torino, mentre Calabria dovrà adattarsi. Mancheranno il ritmo e i gol di Conti, ma a livello difensivo ci sarà qualche certezza in più Nessun problema, invece, qualora il tecnico campano decidesse di continuare con il 4-3-3, ruolo svolto nelle passate stagioni dai due calciatori.

Non sono da escludere possibili tentazioni per Montella, tra provocazioni e non. Nel pomeriggio di è parlato di un possibile esperimento con Fabio Borini esterno destro nel 3-5-2: l’attaccante, chiuso dalla folta concorrenza, potrebbe trovare più spazio da laterale e potrebbe garantire a Montella alcune certezze. Corsa, abnegazione e uno contro uno: caratteristiche necessarie per un esterno; è ugualmente chiaro che servirebbe un lungo e faticoso lavoro sulla fase difensiva, che Borini non può garantire allo stato attuale. Negli ultimi anni al Sundeland il classe 1991 ha giocato da ala offensiva in un 4-3-3 e dunque potrebbe anche adattarsi, ma restano comunque tanti dubbi: basti pensare all’esperimento fatto con El Shaarawy due stagioni fa…