Infortunio Osimhen, il chirurgo che lo ha operato: «Non so come reagirà alla paura di giocare» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Hanno Detto

Infortunio Osimhen, il chirurgo che lo ha operato: «Non so come reagirà alla paura di giocare»

Pubblicato

su

Osimhen

Il chirurgo Tartaro che ha operato Victor Osimhen ha parlato dell’intervento e dei tempi di recupero dell’attaccante del Napoli

Gianpaolo Tartaro, chirurgo che ha operato Victor Osimhen, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’intervento al volto e dei tempi di recupero per l’attaccante del Napoli.

iNTERVENTO – «Uno dei più difficili della mia carriera. Ho letto che si trattava di una cosa semplice. Non c’è stata solo una frattura ma soprattutto uno schiacciamento dello zigomo, un danno devastante. L’orbita oculare è uscita dalla cavità. Una situazione che ha coinvolto diverse strutture: muscoli, tendini, nervi e arterie. Una situazione molto complessa. E la ripresa del ragazzo comporta una fase di grossa complicanza. Nella parte dell’urto si è creata una frammentazione di tutti i tessuti che vanno ricomposti e devono riposizionarsi. Per questo sono state inserite 6 placche e 18 viti. Osimhen non riusciva ad aprire l’occhio perché il bulbo oculare spingeva verso fuori e lo zigomo andando dentro ha ristretto la cavità orbitale. Si è creata una compressione, l’occhio spingeva e non permetteva alla palpebra di salire e scendere. È stata fatta una riespansione intervenendo con placche e viti. Ora si deve riaccendere tutto il sistema muscolare, compreso anche quello masticatorio. Occorre il tempo giusto». 

NUOVA OPERAZIONE – «Se ci dovesse essere qualche problema, potrebbe pure tornare in sala operatoria». 

COPPA D’AFRICA – «Non sapevo della Coppa d’Africa. E non so come potrà rispondere alla paura di giocare, al modo come ci si butta in campo nei contrasti. Dopo una frattura conta molto l’aspetto psicologico». 

MASCHERA – «È troppo presto, io sto invece pensando ancora ai punti e al dopo. Inoltre la maschera si scarica su dei punti particolari e oggi si appoggerebbe dove c’è la frattura. Bisognerebbe studiare una maschera adatta alla conformazione di Victor».