Italia: errori a tutti i livelli, spaccatura con Balotelli e Cassano

Analisi sul fallimento azzurro ai Mondiali in Brasile.

MONDIALI ITALIA PRANDELLI – Il secondo fallimento consecutivo dell’Italia ai Mondiali impone approfondite riflessioni. E’ necessario per ripartire in vista di un nuovo ciclo, che si spera possa aprirsi con gli Europei 2016 in Francia. Col senno di poi del resto è facile esprimere giudizi sull’operato del commissario tecnico Cesare Prandelli, che non avrebbe dovuto scartare Giuseppe Rossi e Alberto Gilardino; fatta eccezione per Marco Verratti e Matteo Darmian, i giovani sono apparsi non all’altezza della situazione, così come non è stata vinta la scommessa Antonio Cassano, né hanno convinto Lorenzo Insigne e Thiago Motta.

GLI ALTRI ERRORI – Sono tanti i punti toccati stamane da “La Gazzetta dello Sport”, che ha evidenziato la deludente condizione fisica degli azzurri, che sarebbero arrivati già bolliti in Brasile dopo la dura preparazione a Coverciano. E non avrebbe pagato nemmeno la scelta del ritiro, apparso troppo vacanziero e lontano dal Mondiale. Inevitabile, poi, il riferimento al paradosso dei moduli di gioco, perché è stata evidente la scarsa convinzione di Prandelli, che ha spesso rimescolato le carte finendo per fare confusione e improvvisando.

I DUE ATTACCANTI – Infine, non è trascurabile la frattura generazione: nel mirino innanzitutto Mario Balotelli. L’attaccante merita un capitolo a parte: non ha retto alla pressione ed è entrato in campo nervoso. Doveva essere il trascinatore ed, invece, è stato sostituito a fine primo tempo. E’ stata malvolentieri sopportata la sua vita appartata con fidanzata e amici in ritiro, perché il gruppo ti accetta se dimostri senso di squadra. Ma i compagni hanno deciso di vuotare il sacco direttamente e attraverso la stampa. Il primo compito del nuovo commissario tecnico sarà, dunque, quello di recuperare Balotelli, al momento un corpo estraneo. Bocciato anche Antonio Cassano dal gruppo, che non ha digerito certi comportamenti. Pare che gli stessi senatori non fossero convinti nemmeno della sua convocazione, tanto da esprimere le loro perplessità a Prandelli.