Kondogbia e l'Inter: «Troppe aspettative su di me. De Boer? Poco umile. Il Milan...» - Calcio News 24
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Kondogbia e l’Inter: «Troppe aspettative su di me. De Boer? Poco umile. Il Milan…»

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Il centrocampista ex Inter, Kondogbia, torna sulla sua esperienza in nerazzurro e attacca l’ex tecnico dell’Inter de Boer

Ritorno al passato per Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista del Valencia è tornato sulla sue esperienza all’Inter e ha parlato del peso delle aspettative nei suo confronti. Il francese, ora al Valencia in prestito con diritto di riscatto (salvo sorprese verrà riscattato dagli spagnoli) ha parlato così a “Sofoot“: «L’errore più grande all’Inter? Non mi sono reso conto di quello che è successo, c’era troppo baccano per il mio acquisto e io non ero pronto a tutto questo, l’errore più grande è stato quello di essere arrivato un po’ troppo rilassato».

Prosegue il centrocampista raccontando il suo arrivo all’Inter dopo il derby di mercato con il Milan: «Milan e Inter non avevano mai battagliato così per un giocatore straniero. I due club erano venuti persino a Montecarlo per convincermi, erano convinti che con me potevano vincere lo scudetto. Avrei dovuto capire che il mio acquisto avrebbe generato grandi attese, d’altronde sono stato più pagato di Ronaldo, terzo dietro solo a Vieri e Crespo. Io dovevo essere più professionale, dovevo fare un salto di qualità. Se l’allenamento è alle 11, un grande giocatore arriva prima. Diciamo che io sono stato un grande giocatore».

Non è mancato un pensiero, non propriamente positivo, per Frank de Boer, ex allenatore ai tempi dell’Inter: «Il cambio al 25esimo con de Boer? Sul momento mi ero innervosito e me ne andai direttamente nello spogliatoio, andando a casa mi tranquillizzai ma de Boer mi fece arrabbiare perché disse in conferenza che non avevo seguito le sue indicazioni. Il giorno dopo mi convocò ma gli dissi che non volevo saperne nulla e che non si vince se si criticano pubblicamente i propri giocatori. I suoi problemi all’Inter? Non è stato umile, è uno di quelli che un giorno ti stringe la mano e il giorno dopo ti ignora».