L’Atalanta sta con Denis: «Da Tonelli minacce di morte»

Marino giustifica il Tanque: «Nessun agguato, solo un pugno»

Un brutto, bruttissimo episodio, a coronamento di una gara spettacolare. German Denis, nel tunnel che porta agli spogliatoi, ha colpito Lorenzo Tonelli con un pugno. Pierpaolo Marino, presente allo stadio, ha ricostruito quanto accaduto: «Premetto che non ero presente nello spogliatoio e dunque vi riporto quanto ho saputo. Denis non è un pazzo e non va all’improvviso a fare un’irruzione nello spogliatoio dell’Empoli, ci sono state provocazioni e minacce prima. E’ sempre stato un giocatore esemplare, fa beneficienza nella sua vita. Tonelli ha minacciato di morte Denis e la sua famiglia e quando gli nominano la famiglia il giocatore è particolarmente sensibile. Io non avrei perso la testa ma può succedere a chi è vulnerabile dal punto di vista della familiarità e lui ha una situazione particolare con uno dei suoi figli. Tonelli non ha avuto alcuna rottura, solo un’escoriazione, ci siamo scusati con i dirigenti dell’Empoli ma anche loro hanno ammesso che non sono provocazioni accettabili, sembra di vivere nelle terre del Nord e del Sud di una volta, avvertimento di stato mafioso, si rischia di far perdere la testa anche ad un giocatore come Denis. Escludo che Cigarini sia andato lì per fare da complice. C’è qualcosa di brutto da una parte e dall’altra. Le luci non si sono spente apposta, ma senza farlo apposta nella colluttazione, si sono poggiati sull’interruttore e la luce si è spenta. Denis è un grande uomo e chi lo conosce non può non confermarlo».