Lazio, caso tamponi: richiesto esame Dna per Immobile, Strakosha e Leiva
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Lazio, caso tamponi: richiesto esame Dna per Immobile, Strakosha e Leiva

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Secondo il Corriere dello Sport la Procura di Avellino ha richiesto l’esame del Dna per Immobile, Strakosa e Leiva. I dettagli

Non è bastato ai magistrati il riesame all’ospedale Moscati per accertare – come sosteneva la Lazio – che Immobile, Strakosha e Leiva fossero negativi (e non positivi) ai tamponi eseguiti nell’imminenza della partita con la Juve, dell’8 novembre. La Procura di Avellino – riporta Il Corriere dello Sport – ha chiesto l’esame del Dna, attraverso il prelievo salivare, dei tre giocatori.

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È già stato nominato il perito dal Gip e si tratta della dottoressa Paolo Salvatore dell’università Federico II di Napoli. Si procederà entro il 15-20 marzo nella data utile che verrà concordata dal Tribunale con i giocatori della Lazio. I pm, guidati dal sostituto procuratore Enzo D’Onofrio cercano un ulteriore riscontro, un’altra prova per convincersi del fatto che in effetti i tamponi negativi di Immobile, Strakosa e Leiva (esaminati alla Futura Diagnostica di Avellino, alla Merigen di Napoli e infine all’ospedale Moscati) appartenessero ai tre giocatori.

L’inchiesta penale – salvo proroghe – terminerà a maggio e prevede tre ipotesi di reato: falso in atto pubblico, epidemia colposa, frode in pubbliche forniture. L’unico indagato allo stato attuale è Massimo Taccone presidente del lavoratorio Futura Diagnostica a cui si appoggiano Lazio e Salernitana. Il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia erano stati convocati e ascoltati dai magistrati solo come persone “informate sui fatti” durante il mese di novembre. Con il test del Dna si dovrebbe concludere la parte probatoria dell’indagine e D’Onofrio sarà in grado di fare chiarezza. La Lazio metterà a disposizione dei tre giocatori un avvocato per accompagnarli in occasione dei test.