L'Empoli è una squadra capace di grandi imprese
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L’Empoli è una squadra capace di grandi imprese

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Paolo Zanetti

L’incredibile annata dell’Empoli: la squadra di paolo Zanetti è stata capace di grandi imprese, come le vittorie con Juve e Inter

Come confermarsi è sempre un grande problema, se non addirittura il più difficile, in Serie A. Ecco perché parlare di quanto è riuscito a fare l’Empoli nel corso della scorsa stagione ha un senso forte. Perché ripetere il quattordicesimo posto guadagnato nel campionato precedente e farlo con un nuovo allenatore significa tanto. Soprattutto per una ragione: Corsi ha puntato su un mister come Paolo Zanetti che arrivava da un’esperienza a Venezia dove i complimenti ricevuti non avevano trovato adeguata corrispondenza nei risultati. Immaginate se si fosse anche solo ipotizzata una situazione simile in Toscana. Si sarebbe detto che la scelta era stata un azzardo e che non si sarebbe dovuto puntare su un allenatore non esperto. Il campo ha detto che le cose sono andate per il meglio e ha regalato a tutto l’ambiente una rinnovata forma d’orgoglio. Nella quale ci sono almeno 3 punti da sottolineare per considerarli un grande patrimonio per la stagione che verrà.

1) Aver superato i propri limiti. Sfogliando la rassegna stampa d’inizio torneo, la parola d’ordine era «voglia di riscatto». Di Zanetti abbiamo già detto. Ma pensate a un attaccante come Mattia Destro, che si pensava sarebbe stato il classico bomber che in provincia poteva ritrovare virtù realizzative perdute. L’Empoli ha fatto un torneo di placida serenità senza avere bisogno né di lui, né di altri attaccanti da doppia cifra. Semmai, a garantire punti pesanti, c’è stata la certezza Vicario. E sì, anche per lui la sensazione che sia andato oltre il buono espresso in precedenza c’è tutta.

2) Si può vendere, se si scommette sui ricambi. Bajrami, Pinamonti, Viti, Asllani: le cessioni dell’Empoli erano state molte, di valore e – di conseguenza – potenzialmente preoccupanti. I sostituti sono stati all’altezza e forse persino meglio. Baldanzi e Cambiaghi sono due veri gioielli. Il lavoro di valorizzazione è stato davvero notevole.

3) C’è bisogno di una gemma. L’Empoli ha chiuso la stagione con un 4-1 sulla Juventus. Non era mai successo, è una partita che rimarrà nel tempo. Quando in una stagione positiva c’è una gara che si impone su tutto e si incastona nella memoria, diventa un punto di riferimento. E regala una forza che va persino oltre gli interpreti. Figurarsi poi se ne fai due, avendo anche vinto a San Siro con l’Inter.