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Lionel Messi e l’obbligo di trascinare l’Argentina alla vittoria in Qatar

Lionel Messi e la sua Argentina sono chiamati a trionfare in Qatar e sollevare la terza coppa del mondo della storia albiceleste
Lionel Messi e la sua Argentina hanno una responsabilità tanto grande quanto vincolante: vincere i mondiali in Qatar, senza se e senza ma. Per conquistare la terza coppa del mondo della sua storia, la selección è chiamata a dimostrare di aver imparato dagli sbagli commessi in passato. In tal senso, la finale persa all’ultimo respiro nel 2014 contro la Germania è il punto da cui bisogna ripartire. Oltre che dalla vittoria dell’ultima edizione della Copa América, importante dal punto di vista della consapevolezza acquisita dal collettivo albiceleste.
Nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, l’Argentina ha regolato l’Honduras in amichevole con un secco 3-0, come da pronostico. Quello che ha incantato il globo è stato il secondo gol di Messi, una rete da antologia del calcio: un pallonetto di prima intenzione da 25 metri che lascia inevitabilmente a bocca aperta tutti gli amanti di questo sport (QUI gli highlights del match su Mola). Ed è importante notare che il 10 dell’albiceleste, dopo ognuno dei suoi due gol, si sia lasciato andare a un’esultanza passionale e spontanea. L’emblema del fatto che Lionel Messi non vede l’ora di gridare al mondo di essere ancora il più forte di tutti.
In realtà , la pulga con la nazionale ha già dimostrato tanto: l’Argentina ha trionfato per 1-0 sugli eterni rivali del Brasile nella finale della Copa América 2021, torneo in cui l’ex Barça, oltre ad essere stato il milgior marcatore (4 reti, come Luis Diaz del Liverpool), è stato eletto mvp. Questo, però, non è bastato per conferirgli lo status di uno che prima di lui ha trascinato l’Argentina alla conquista del mondo: Diego Armando Maradona. Per raggiungere Dios, Leo deve vincere per forza.
Messi non solo è il più forte giocatore del pianeta, ma è anche il centro di gravità permanente della sua nazionale, il catalizzatore delle emozioni di un popolo che vuole celebrare un titolo mondiale che manca dal 1986.
