Serie A
Mascara: «Il mio gol da 50 metri alla Maradona? Non bestemmiamo, lui e Baggio sono le due divinità del calcio. Da allenatore Simeone aveva una cosa in più…»
Le parole di Giuseppe Mascara, ex attaccante e capitano del Catania, sulla sua carriera ed il rapporto con Diego Simeone
In un Palermo-Catania del 2009 Giuseppe Mascara segnò da 50 metri e quella rete è rimasta impressa nella memoria collettiva. Ma lui è anche molto altro e a La Gazzetta dello Sport si è raccontato in un’intervista a tutto tondo.
IL GOL AL PALERMO ALLA MARADONA – «Non scherziamo e non bestemmiamo. Diego è stato il dio del calcio, unico e inimitabile. Lo so che a Napoli, contro il Verona, segnò un gol simile, ma è impensabile paragonarmi a lui o a Robi Baggio, che per me rimane l’altra divinità del pallone».
DIVERTIMENTO – «Quando giocavo, volevo divertirmi. Sapevo che se mi fossi divertito io, si sarebbero divertiti i tifosi della mia squadra, anche se sulla fascia dovevo correre per gli equilibri tattici».
ALLENA L’UNDER 19 DEL NOVARA – «Se il talentuoso fa due o tre dribbling in più, non mi arrabbio né gli dico niente, perché so che quel dribbling, quando riesce, può farci vincere le partite. I numeri 10 alla maniera di una volta però sono sempre più rari. Quelli che ci sono vengono soffocati, dirottati in altri ruoli».
AL CATANIA C’ERA DIEGO SIMEONE – «Aveva qualcosa in più nelle motivazioni».
HA 4 FIGLI CALCIATORI – «Il più grande, Marcello, ha 23 anni e gioca in Eccellenza, nel Real Siracusa, è un esterno d’attacco. Francesco, il secondo, terzino, è con me alla Primavera del Novara. Nicolò è nell’Under 15 del Catania. Leonardo, 8 anni, in una scuola calcio a Novara».
L’OBIETTIVO – «Ritornare a San Siro, da allenatore di Serie A».
