Gattuso: «Andrè Silva resta al Milan. Sul paragone con Allegri...». Poi la precisazione sul derby - Calcio News 24
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Gattuso: «Andrè Silva resta al Milan. Sul paragone con Allegri…». Poi la precisazione sul derby

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Gennaro Gattuso precisa: «Nessun aut aut dalla società» – 20 gennaio, ore 17,30

L’allenatore del Milan, che in conferenza stampa aveva dichiarato: «Se non avessi vinto il derby di Coppa Italia, la società mi avrebbe potuto mandare via» ha poi precisato con una nota diffusa sui canali ufficiali della società. Come si legge, «La società non mi ha dato nessun aut aut, la mia è stata solo una provocazione dialettica per spiegare l’importanza del derby dello scorso 27 dicembre».

Milan alla ricerca di continuità: domani i rossoneri sono attesi dalla sfida della Sardegna Arena contro il Cagliari, ecco il punto della situazione di Gennaro Gattuso

Milan atteso domani, alle ore 18, dalla sfida esterna contro il Cagliari, 21^ giornata di Serie A. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico rossonero Gennaro Gattuso ha presentato il confronto con i rossoblu: «E’ una squadra che quando riparte può fare male, gioca sulle seconde palle: è in salute, dobbiamo dare pochissimo campo e vincere tanti duelli». A tenere banco negli ultimi giorni è il futuro di Andrè Silva, con l’attaccante portoghese, arrivato in estate dal Porto per 38 milioni di euro, utilizzato con il contagocce: «Sta bene, ha una voglia incredibile di lavorare. La più grande responsabilità è la mia: sono io che devo avere il coraggio di buttarlo nella mischia. E’ un ragazzo giovane, deve migliorare qualche concetto ma è forte: non è un caso che tante società ce lo chiedano, ma il Milan non si è mosso e vuole trattenerlo».

Continua Gennaro Gattuso, parlando del tema mercato: «Sono molto contento di lavorare con questa squadra, so che qualche calciatore può dare molto di più. Li conosco: conosco i loro pregi e difetti, non al 100% ma inizio a conoscerli bene. Perché cambiare tanto per cambiare? Ho sempre detto di voler restare con questa rosa». Sottolineando la potenza dei club esteri: «Arrivano le squadre che i giocatori buoni li portano via: i club esteri hanno più possibilità di accaparrarseli». Infine, una battuta sul paragone con Massimiliano Allegri: «Nei primi anni da allenatore ero molto più scontroso: ho maturato esperienza. Bisogna ragionare e capire qual è il termometro dello spogliatoio. La strada è ancora lunga per me: con Max c’è ancora un abisso sulla gestione e la tranquillità».