Napoli, 64 milioni di motivi per andare all'attacco - Calcio News 24
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2013

Napoli, 64 milioni di motivi per andare all’attacco

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Perso Cavani, urgono due punte all’altezza del Matador: tra sogni troppo grandi e soluzioni (forse) modeste

CALCIOMERCATO NAPOLI – Tra pochi minuti, Edinson Cavani non sarà più un giocatore del Napoli, dopo aver regalato emozioni al pubblico di fede partenopea, attraverso la realizzazione di ben 104 gol in 138 partite ufficiali: una media realizzativa da urlo che, però, in termini di trofei conquistati ha visto l’apice solo con la Coppa Italia del 2011, decisa in finale anche da un suo gol su rigore. Un giocatore così, che oltre a segnare con una continuità quasi sconcertante offre un grande contributo in fase di corsa e copertura, difficilmente può essere sostituito con un solo pari ruolo, anche per giustificare l’assegno da 64 milioni di euro, che Aurelio De Laurentiis incasserà dal Paris Saint Germain. Urge una coppia di attaccanti all’altezza, e la rassegna di nomi appare quasi interminabile.

DAMIAO NON BASTA – La candidatura più credibile, tra quelle circolate negi ultimi giorni, è quella di un brasiliano di Jardim Alegre, conosciuto con il nome di Leandro Damiao, che nei suoi primi tre anni da professionista ha realizzato tanti gol con la maglia dell’Internacional de Porto Alegre (quasi 90 in 130 partite in biancorosso), ma che probabilmente non corrisponde all’identikit dell’attaccante che serve a Rafa Benitez per attribuirgli il ruolo di bomber da 20 o più gol in un campionato. La sua valutazione, fissata intorno ai 20 milioni, consentirebbe agli azzurri di prendere un’altra punta, pertanto il brasiliano potrebbe non avere su di sè tutto il peso dell’attacco a disposizione del mister spagnolo. Tuttavia, ciò che serve al Napoli potrebbe non corrispondere alla figura di Damiao, ecco perchè la dirigenza azzurra sta continuando a cercare, non uscendo dai confini del Vecchio Continente.

HIGUAIN POCO REAL – Il nome più altisonante, circolato soprattutto all’inizio di questa settimana, è quello di Gonzalo Higuain, uno di quelli che per la primissima parte dell’estate era stato accostato ai rivali della Juventus, salvo poi essere ad un passo dall’Arsenal, per poi vagliare addirittura la possibilità di restare tra le fila del Real Madrid. El Pipita è un attaccante favoloso, per palati fini, con doti tecniche fuori dal normale e un senso del gol affinato sin dalla più tenera età, tanto da essere arrivato in Spagna a suon di milioni quando doveva ancora compiere vent’anni. Quella dei blancos, però, è bottega cara, visto che i grandi investimenti fatti e quelli ancora da fare porteranno a cessioni illustri, perciò non ci saranno sconti per Higuain, così com’è avvenuto a inizio giugno con la Juve.

DZEKO PIÙ DI TORRES – Così, Riccardo Bigon e il suo staff potrebbero rifugiarsi in terra d’Albione, in quella Premier League dalla quale potrebbe partire un giro di attaccanti che favorirà, quasi certamente, l’uscita di un paio di bomber molto graditi, soprattutto a Rafa Benitez. Il primo è Edin Dzeko, centravanti bosniaco che potrebbe diventare improvvisamente di troppo in seno al Manchester City, qualora i campioni del 2012 dovessero ingaggiare la coppia composta da Jovetic e Negredo, ma per il quale non verranno sicuramente fatti sconti per questo doppio arrivo in casa Citizens. L’alternativa sarebbe ancor più gradita a Don Rafa, visto che risponde al nome di Fernando Torres, centravanti svezzato e lanciato da Benitez al Liverpool, e recuperato nella passata stagione al Chelsea, quando El Niño è stato decisivo per i Blues come mai in questo biennio. Per prendere l’ex colchonero, il Napoli dovrà prima aspettare che il club londinese acquisti un’altra punta, ma DeLa non sembra molto convinto da questa soluzione.

MEGLIO UN EUROPEO – Dopo Altafini, Careca e Cavani, dunque, il Napoli sembra orientato ad affidare il ruolo di centravanti a un giocatore nato in Europa, un bomber già pronto per i grandi traguardi che la compagine del Ciuccio vuole raggiungere, com’è dimostrato dai grandi colpi messi a segno finora, senza utilizzare il denaro ricavato dalla partenza del Matador, e dalle grandi ambizioni manifestate da Benitez e da De Laurentiis. Una cifra realizzativa, quella raggiunta da Cavani, che potrebbe essere distribuita su più bocche da fuoco, ma che dovrebbe comunque vedere un’erede in grado di raccoglierla.