Napoli, Kalidou Koulibaly: insostituibile perno difensivo
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Napoli, Kalidou Koulibaly: insostituibile perno difensivo

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Koulibaly - chelsea

Al Napoli Koulibaly è diventato il perno difensivo insostituibile per Maurizio Sarri. A gennaio, con la Coppa d’Africa, dovrà essere rimpiazzato adeguatamente

Il Napoli di Maurizio Sarri non può prescindere da un giocatore, insostituibile, nello scacchiere azzurro: Kalidou Koulibaly. Forse al Fantacalcio non ha fatto molto bene, lo sappiamo, ma è la pedina attorno al quale Maurizio Sarri, ogni giornata, costruisce il suo muro difensivo.

57 VOLTE TITOLAREKoulibaly ha giocato 57 partite da titolare e soltanto due volte è uscito prima del novantesimo, con il Legia Varsavia e con il Frosinone. Non ha avuto un rendimento impeccabile, questo è da dire, ma lo sappiamo, in quanto l’assenza di Albiol lo ha caricato doppiamente di responsabilità. Qualche errore l’ha fatto come contro la Roma, dove si perde Salah che manda in porta Dzeko. Adesso che tornerà lo spagnolo Sarri potrà averli di nuovo entrambi in difesa, se non fosse che all’orizzonte si profila il fantasma della Coppa d’Africa a cui sicuramente Koulibaly parteciperà con il suo Senegal.
GENNAIO IN AFRICA, CERCASI SOSTITUTO – Il Napoli non sarà l’unica squadra ad avere il problema della Coppa d’Africa, saranno tante le squadre che perderanno pezzi. Sarri perderà sicuramente il suo perno difensivo e dovrà decidere chi sarà il suo sostituto: Tonelli non ha ancora esordito, Maksimovic ha fatto tanta panchina al pari di Chiriches ed entrambi comunque non sono all’altezza di K2 nell’uno contro uno. Questa sua caratteristica lo ha portato ad essere anche ambito sul mercato, soprattutto internazionale. Everton e Chelsea avevano avanzato corpose offerte per avvalersi delle prestazioni sportive del difensore, tutte mandate al mittente. Dall’altra parte c’è sempre la giusta ambizione del giocatore che vuole cimentarsi con qualcosa di più del campionato, ad esempio la Champions League. Questo significa che, seppur il contratto è rinnovato fino al 2021, come riporta la Gazzetta dello Sport, sarà quantomeno necessario arrivare nelle prime tre posizioni del campionato per evitare che l’idea di cambiare aria diventi sempre più concreta.