Pozzo: «Stramaccioni e Di Natale restano» - Calcio News 24
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2015

Pozzo: «Stramaccioni e Di Natale restano»

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Il patron dell’Udinese punta al ritorno in Europa: «In 2 anni»

Si fa in tre Gianpaolo Pozzo: tra la promozione del Watford in Premier League, la lotta salvezza del Granada e la stagione di transizione dell’Udinese, un cantiere, considerando l’arrivo di un nuovo allenatore e di nuovi giocatori. Prima di parlare del club friulano, il patron bianconero ha parlato del mancato approdo di Guidolin al Granada: «Sono stati commessi degli errori direzionali. Lì è tutto un management spagnolo ma noi rimarremo in ogni caso. È una società modello, con una bella cittadella sportiva. Speriamo ancora di salvarci», ha dichiarato a La Gazzetta Sportiva Pozzo, che poi ha analizzato la stagione dell’Udinese: «Eravamo partiti bene. Ma l’allenatore doveva conoscere ambiente e giocatori, e questo ci è costato in termini di punti. Ma non abbiamo mai rischiato la zona calda. Abbiamo avuto infortuni, qualche torto arbitrale e mai un rigore. Siamo l’oasi felice. Ma a volte i calciatori non capiscono che una partita è una battaglia. Si mettono in pantofole e pensano di essere dipendenti di un ente pubblico. Io li riporto alla realtà. Perché c’è anche bisogno dei risultati».

RISALITA – Per un paio di anni l’Udinese è riuscita a fare i “miracoli”, l’obiettivo di Pozzo è di riprovarci: «Vogliamo alzare l’asticella e provare a tornare in Europa nel giro di due anni. Bisogna aumentare ricavi, sponsor, partner e tifosi e avere una tv che cresca sempre di più», ha annunciato il patron dell’Udinese, che considera importante in tal senso anche il nuovo stadio, che sarà completato entro novembre.

MERCATO – Inevitabili poi i riferimenti al mercato, a partire dalle voci su Fabio Quagliarella: «Lo vorremmo per la persona che è e per quanto ama Udine. Ma è difficile che Cairo se ne privi. Ha fatto un’altra grande stagione. Allan? Prima arriviamo decimi, poi ne parliamo. Scuffet? Penso che il prossimo anno andrà a giocare. Era già dell’Atletico Madrid, poi ha fatto una scelta di cui siamo felici e ha detto no. Magari Meret farà il secondo».

FUTURO – Pozzo ha parlato poi del Watford, escludendo che ci sarà un’altra “migrazione”: ha ribadito, infatti, che si tratta di due realtà separate e che per ora ci ha mandato solo gli esuberi bianconeri. Da escludere anche l’approdo di Guidolin al Watford: Pozzo ha, infatti, confermato la fiducia in Jokanovic. Infine, sul futuro di Andrea Stramaccioni: «Per quello che ha fatto vedere perché non dovrebbe rimanere? Sta facendo bene. È preparato, ha il bagaglio di uno che arriva da club importanti. È giovane, e può far crescere i nostri giovani. È più moderno di altri, ha un po’ sorpassato i canoni tradizionali. Strama mi ha convinto. Sono contento e resta». Ben più difficile esporsi, invece, sul futuro di Totò Di Natale:  «Lo lascio in pace, per adesso. Ha il contratto per un altro anno e questo vuol dire già tanto. Interrompere il rapporto sarebbe traumatico. Lui è la storia, molto più di Zico. Un attaccante forte arriverà, ma io credo che Totò rimarrà. Ed entrerà con noi nel nuovo stadio».