Roma, il solo Ranieri verso il rinnovo - Calcio News 24
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2009

Roma, il solo Ranieri verso il rinnovo

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Mourinho è dato in fuga, Leonardo penserà  Ã?«ma non è meglio tornare a fare il dirigente? Ã?», Zaccheroni non sa nemmeno se domani mangerà  lenticchie, pasta, carne o pesce. E Prandelli? E’ più azzurro che viola. C’è aria di cambiamento, insomma. Progetti in divenire, certezze zero. E la Roma? Ha già  dato: fine del ciclo Spalletti, comincia l’esperimento Ranieri. Sette mesi dopo,quell’esperimento è diventato progetto. Parola che va molto di moda da queste parti. Ranieri, persona serie, equilibrata, esperta. Piace molto alla famiglia Sensi. Ranieri è tornato a casa e da qui non haalcuna intenzione di spostarsi. Si sa, l’ha detto spesso, gli piacerebbe stare alla Roma per qualche anno per poi tentare un’esperienza sulla panchina di una nazionale, dall’Italia in giù. Detto, fatto. Pronto il rinnovo del contratto fino al 2013: entro la fine della stagione – ameno di clamorose cadute e a meno di chiamate dalla Figc – firmerà  (così come Julio Sergio, Taddei e Cassetti, non Tonetto). Un contratto che si è guadagnato sul campo, come si dice in questi casi.Harisollevato la Roma, l’ha riportata a sognare. Lui, Montali, Conti e Pradè hanno già  cominciato a programmare. Ranieri è attento ai calciatori che giocano in Inghilterra: forza fisica, propensione al lavoro e qualità  tecniche. Sono caratteristiche che si sposanoconlesue idee di calcio. Ecco perchè si parla di Diaby e Sagna dell’Arsenal. Due elementi che Wenger, dopo averli cresciuti, puòlasciar partire. E’ la politica deimanager:allenatori-dirigenti. Quello che Ranieri vorrebbe fare alla Roma e in parte già  ha cominciato a fare. E’ chiaro, qualche pezzo, dovrà  lasciarlo andare. I Menez, i Mexes, i J.Baptista sono a rischio. Molto dipenderà  da chi arriva, quanto offre. Parliamo di calciatori che in questo momento non sono titolari, quindi hanno forse più di altri la voglia di fare esperienze altrove. Quanto a Mexes il discorso èd iverso: molto dipenderà  da Burdisso, in prestito dall’Inter. Con Moratti non sarà  per niente facile. Pradè tiene d’occhio per sicurezza una serie di centrali non male: da Alves ad Astori, da Knezevic del Livorno a Geromel. Poi ancora: Vincent Kompany (’86) e Micah Lincoln Richards del Man- City (’88), il primo belga di origini congolesi, il secondo inglese. Costicchiano, però. E poi, come fai a non rinnovare il contratto a uno che in campionato ha collezionato diciassetterisultatiutili consecutivi (tre più di Spalletti, ancora sette in meno di Capello), cinque pareggi e dodici vittorie e che ha quasi raggiunto la finale di Coppa Italia? E a uno che in un girone, da Livorno a Livorno, è primo in classifica con 41 punti davanti a Milan 40 e Inter 37? In questo ipotetico campionato – come ci ricorda laroma24. it – i giallorossi avrebbero il terzo miglior attacco con 30 gol, dopo Milan e Inter, e la miglior difesa con 13 reti al passivo. Tra l’altro la Roma non vince al Picchi dal 2004. C’era Del Neri. Una vita fa.

Fonte: Il Messaggero