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Roma Napoli, Guidolin: «Grande equilibrio. Osimhen e Zaniolo gli uomini chiave»

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L’ex allenatore Francesco Guidolin ha analizzato il tipo di partita che potrà essere Roma-Napoli

Francesco Guidolin, ex allenatore italiano e adesso commentatore per DAZN, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato in vista del big match tra Roma Napoli.

EQUILIBRIO – «Vedremo una bella partita, se la giocheranno a viso aperto e ci sarà da divertirsi. Tutt’e due hanno le possibilità per battere l’avversario. L’equilibrio è il vero protagonista di questo incontro». 

BATOSTA ROMA – «Prima cosa da dire: Mourinho ha fatto benissimo a schierare le seconde linee. Ci sono tanti impegni, la trasferta era impegnativa dal punto di vista climatico e anche per via del terreno sintetico: giusto dare spazio a chi finora ne ha avuto meno. Secondo punto: la Roma deve dimenticare in fretta la sconfitta di coppa, anche perché non pregiudica il cammino nel girone, e ripartire dall’ottima prestazione di Torino contro la Juve». 

ROMA – «Non mi permetto di dare suggerimenti a Mourinho. Dico solo che i giallorossi non devono avere timori, possono giocarsela alla pari col Napoli. È una squadra, quella di Mou, che ha un grande equilibrio. E poi c’è un quartetto offensivo di notevole qualità. Sono loro con i movimenti e le improvvise accelerazioni a dover accendere la sfida. Sono contento che Zaniolo non si sia fatto niente di grave. Lui è devastante: nessuno ha le sue accelerazioni. Agirà dalla parte di Mario Rui e non sarà semplice controllarlo. A Mario Rui dovrà dare una mano il centrocampista di sinistra per rallentare Zaniolo». 

DIFESA GIALLOROSSA – «La Roma è compatta, i ragazzi di Mou si muovono in gruppo. Possono esserci stati momenti di poca coesione, ma è una squadra tosta, che darà soddisfazioni ai tifosi. L’importante sarà non concedere troppa profondità a Osimhen. Dovrà essere abile la linea difensiva a salire quando sarà il caso e “a scappare” quando, in vece, gli avversari giocano a palla scoperta. Ma tutta la squadra è chiamata a un lavoro collettivo». 

GIOCO NAPOLI – «Il Napoli è forte perché può fare qualsiasi tipo di gioco. Ha elementi duttili in grado di palleggiare, di rallentare o accelerare la manovra, di pressare alto e di andare via con triangoli veloci nello stretto. Penso, ad esempio, alla catena formata da Insigne e Mario Rui, oppure alle giocate di Lozano se Spalletti lo schiererà. Di solito, dopo un possesso rapido sulla trequarti, si cerca l’imbucata per l’attaccante centrale. Osimhen ha i tempi per giocare sul filo contro i difensori della Roma». 

CENTROCAMPISTI UNIVERSALI – «Questo è dovuto al fatto che sono universali. Nel senso che sanno fare diverse cose: condurre il pallone, lanciare, passare, inserirsi, anche tirare in porta. Fabian Ruiz governa la manovra, palleggia e pesca Anguissa che si lancia nello spazio. Qui i centrocampisti di Mou dovranno impedirgli l’inserimento, raddoppiare immediatamente, magari con l’uscita di un centrale». 

ATTENZIONE – «Massima attenzione alle accelerazioni di Zaniolo. E dall’altra parte c’è Mkhitaryan che viene sempre in mezzo per giocare tra le linee. E poi c’è Abraham, e pure lui non va piano. Tenere la retroguardia alta è fondamentale, come fondamentale è l’azione di pressing in ogni zona del campo. Se si disturba l’avversario, ad esempio Veretout che imposta, il passaggio non sarà pulito e questo è un vantaggio per i difensori. Dunque, Fabian Ruiz avrà il compito di aggredire e arretrare, come fosse un elastico. E quando il pallone supera il primo sbarramento, allora ci si deve basare sulle capacità dei singoli. E il Napoli ha Koulibaly, il migliore d’Europa». 

UOMINI CHIAVE – «Da una parte Osimhen per il suo modo di interpretare il ruolo del centravanti. E dall’altra Zaniolo, perché i suoi strappi sono micidiali».