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Gervinho: «Mai alla Roma senza Garcia»

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«Se in Cina ci offrono tanti soldi è perché forse lo meritiamo»

L’addio alla Roma non è stato proprio indolore: eppure, Gervinho, già in estate aveva capito che era arrivato il momento di cambiare aria. Lo ha fatto a gennaio, accettando l’offerta milionaria dei cinesi dell’Hebei Fortune (club che poi ha messo sotto contratto anche Ezequiel Lavezzi): un’ottima proposta per lui ed anche per i giallorossi. L’ivoriano, che nella prima parte di stagione non aveva fatto malissimo, si era reso conto di dover andare via quando, proprio nelle ultime settimane della sua permanenza nella Capitale, la società aveva deciso di esonerare Rudi Garcia per far posto a Luciano Spalletti. «L’esonero di Garcia ha cambiato tutto – spiega oggi Gervinho – . Sono rimasto sorpreso e pure deluso, perché secondo me non c’erano ragioni per cambiare: non andavamo male. Rudi per me è più di un allenatore, lui mi aveva voluto alla Roma. Potevo rimanere anche dopo il suo addio, la Roma voleva tenermi, ma volevo stare bene di testa e l’ho detto alla società. Quando hanno mandato via Garcia, hanno mandato via pure me»

GERVINHO: «QUI TANTI SOLDI? LO MERITIAMO» – Adesso la nuova avventura nel campionato cinese, frontiera del calcio milionario. Gervinho spiega a L’Equipe: «Il progetto qui è interessante, c’è voglia di crescere. Non dirò bugie: mi hanno offerto un gran contratto (circa 10 milioni di euro l’anno pare, la Roma invece na ha incassati 18, ndr), ma se qui offrono tanto a certi calciatori come me, è perché forse lo meritiamo. Noi che siamo venuti qui abbiamo aperto la strada ad altri che finora non avevano mai osato venire qui». Un altro ivoriano, prima di lui, però c’era stato: Didier Drogba. «Lui se ne è andato subito (dopo pochi mesi allo Shanghai Shenhua, ndr)? Ognuno ha la sua storia, ad alcuni possono andare bene certe cose, ad altri no. Chiaro che qui è tutto diverso, ma non avevo più voglia di restare in Europa, anche se non posso dire che col calcio europeo ho chiuso. Ora però sono qui»