Sampdoria, Di Carlo: "Mentalità  vincente e sacrificio" - Calcio News 24
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2009

Sampdoria, Di Carlo: “Mentalità  vincente e sacrificio”

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L’allenatore della Sampdoria, Domenico Di Carlo, può ora parlare della sua squadra dopo i primi allenamenti nel ritiro di Moena che hanno fornito le prime indicazioni al tecnico in vista della prossima stagione e dei preliminari di Champions League. Adesso ci sarà  un’amichevole ipmortante col Porto che Di Carlo vuole vincere, come confessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Certo voglio che i miei giocatori abbiamo una mentalità  vincente. Lavoro per questo. Vorrei che la mia Sampdoria entrasse in campo convinta di poter vincere, sempre e con chiunque. Questo non vuol dire che sarà  un fallimento ogni volta che non ci riusciremo. L’obiettivo è creare lo spirito di squadra che fa la differenza. Avete visto il Mondiale?. Guardate cosa ha fatto l’Argentina, uscita presto con Messi, il numero uno al mondo. E guardate cosa hanno fatto Spagna, Olanda, Germania e Uruguay, squadre nelle quali i campioni si sono messi al servizio del collettivo. Ho negli occhi l’immagine di Sneijder che recupera un pallone fondamentale nella proprio area. Strepitoso. Voglio duttilità , velocità  e verticalizzazioni. Chiedo che tutti cerchino il più in fretta possibile gli attaccanti. L’idea è semplice: prima facciamo arrivare la palla a Cassano e Pazzini, i nostri uomini con più qualità , e meglio è. Voglio organizzazione, ma pretendo fantasia, soprattutto dalla tre quarti in su. Punteremo a tutto, senza snobbare nulla, neppure la Coppa Italia. Abbiamo tanti giovani, ideali per mantenere l’entusiasmo che respiro ogni giorno parlando con i tifosi, e giocatori esperti e forti, come Lucchini, Gastaldello, Semioli, che possono dare l’esempio. I campioni sono coloro che non sono mai sazi, che non abbassano la guardia, neppure nelle partitelle di allenamento. Loro non sono condizionati dai successi o dai soldi guadagnati, restano sempre i trascinatori. Cassano si arrabbia per un errore, non accetta di perdere neppure a basket. Ha un urlo per tutti, un consiglio per chiunque. Eppoi fa cose straordinarie, ma questo lo sanno tutti. Pozzi, non avevo idea che fosse così, con questa fame di gol e tante idee diverse per farli. Un emergente? Koman, duttilità  e tecnica, e Pedro, giovanissimo talento con enormi margini di miglioramento. Mercato? Faremo qualcosa, ma la società  è stata grande confermando Cassano, Palombo, Pazzini e Ziegler, con loro possiamo lottare contro tutti”.