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Scudetto Napoli, Marco Ciriello: «Conte adesso può crederci di più perché anche le seconde linee stanno funzionando. E oggi può finalmente cambiare musica…»
L’analisi di Marco Ciriello, noto giornalista, sulla lotta scudetto in Serie A e sulle possibilità del Napoli di Antonio Conte. I dettagli
Con un editoriale su La Gazzetta dello Sport, Marco Ciriello spiega perché il Napoli di Conte può realmente vincere lo scudetto. Ecco un estratto:
«Il gospel che Antonio Conte canta da agosto in ogni intervista, un lamento degno di Mahalia Jackson, e che alterna lo spartito dello scettico con quello del diffidente, è andato crescendo e caricando tutti i suoi giocatori, pochi, dice la canzone, ma intanto ogni volta che è servito si sono fatti trovare pronti, dando al Napoli una flessibilità assoluta, tanto che il gospel contro l’Inter è diventato una canzone punk. Alla fine del febbraio nero – tre pareggi e una sconfitta – il Napoli è arrivato alla partita contro la capolista in emergenza: senza David Neres e senza Zambo Anguissa, ma recuperando Mathias Olivera, seppure con l’anima che non parte ,e un Leonardo Spinazzola danubiano; riscoprendo il calciatore manopola Jack Raspadori e un secondo cervello in Billy Gilmour da affiancare a quello principale che è Stanislav Lobotka, e trovando le gambone di Philip Billing come stecche di biliardo che mettono in porta il pallone del pareggio, prima di sinistro: sponda, e di destro in buca d’angolo. La cooperativa Napoli, seppure stropicciata, alla fine si è ricompattata con carattere e gioco e con dei calciatori inaspettati».