Se quello di Catania era un test per Londra, povera Inter! - Calcio News 24
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2009

Se quello di Catania era un test per Londra, povera Inter!

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L’unica speranza per l’Inter è che i suoi giocatori non avessero in testa il Chelsea, perchè altrimenti la partita di martedì potrebbe risultare disastrosa.

Mourinho, che è ormai proiettato a Manchester (sponda City) o a Madrid, oggettivamente non può aver messo in campo la squadra che punta ai quarti di finale della Champions.

Formazione stravagante, cambi illogici e condizione approssimativa: se il Chelsea si prepara così, è davvero lesa maestà .

Un po’ come ha fatto il Milan a Roma prima della trasferta di Manchester, ma almeno il Milan aveva l’attenuante di dover compiere un’impresa che non era riuscita a nessuno.

L’Inter martedì prosssimo dovrà  difendere un vantaggio che esiste realmente e Mourinho avrà  capito che serve la massima calma e concentrazione.

A Catania non si è visto niente di tutto questo: una volta in vantaggio (accadrà  lo stesso martedì prossima) l’Inter non doveva lasciarsi prendere dal terrore di vincere

Certi atteggiamenti di Stankovic, di Materazzi e di Milito sono stati al limite dell’isteria ed a livello internazionale gli arbitri non perdonano.

A Catania l’Inter ha giocato peggio che con il Genoa a San Siro ed ha lasciato almeno cinque o sei palle gol agli avversari, mostrando lacune difensive spaventose.

Il cambio Mariga – Quaresma appartiene alle fantastie più sfrenate, mentre quello tra Cambiasso e Muntari potrebbe rimanere negli annali del calcio e costituire materia per una tesi universitaria dal titolo: ‘Quando gli allenatori fanno autogol a ripetizione’.

Milito ha sfruttato bene l’occasione creata da Eto’o, il quale, per la verità , ha giocato come se la partita non lo riguardasse affatto.

Sneijder poca roba, Stankovic idem e così via così che la difesa non è mai stata protetta e si sono evidenziate le lacune di Materazzi e quelle di Lucio, che forse si esalta solo nei combattimenti da sangue e arena dove si incarna in un Tyrone Power del pallone.

Lo scudetto non corre rischi, ci mancherebbe altro, ma la partita di martedì si annuncia durissima perchè tutti gli astri (compresi l’arbitro) furono favorevoli all’andata e certi episodi difficilmente concedono il bis.

Per quel che riguarda il cosiddetto gioco, la tanto decantata tattica, Mourinho ha preso una lezione da Mihajlovic.

Il Catania ha dato una lezione di calcio e, dopo aver battuto la Juve (meritatamente) a Torino, si è ripetutto contro la prima della classe, o almeno della classifica.

Franco Rossi