Shomurodov: «Mi chiamano Messi ma mi ispiro a Drogba: in testa solo il Genoa»
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Shomurodov: «Mi chiamano Messi ma mi ispiro a Drogba: in testa solo il Genoa»

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Eldor Shomurodov ha parlato alla Gazzetta dello Sport di come si sta trovando al Genoa e della sua carriera

Eldor Shomurodov ha parlato alla Gazzetta dello Sport di come si sta trovando al Genoa e in Italia. Le sue parole.

INSERIMENTO NON SEMPLICE – «Ero consapevole, quando ho detto sì al Genoa, delle difficoltà che avrei trovato in Italia, ma avevo solo un modo per potermi imporre: impegnarmi tanto. Sempre. In fondo, è ciò che ho sempre fatto in carriera. Ci sto riuscendo, ma siamo solo al- l’inizio del mio cammino».

GENOA – «Che effetto mi fa essere arrivato nel club più antico in Italia? Mi inorgoglisce. La passione per questo sport in famiglia è enorme. Ho letto la storia del club. Se penso da dove sono partito, il mio senso di responsabilità aumenta».

FISICO«Io ho lavorato tanto sul fisico. Ma il resto è una questione di testa. Giocavo nelle giovanili del Mash’al, in Uzbekistan: lì capii che un attaccante è completo non solo se è potente, ma se sa pure governare il pallone».

DROGBA E RIVALDO – «Il secondo ha giocato nel Bunyodkor, di cui pure io ho vestito la maglia. Drogba è forte, ma pure un carattere estrema- mente libero. Perciò è un mo- dello da seguire».

MOURINHO – «Passione per lui? Semplice. È il numero uno».

MESSI UZBEKO – «Mai l’ho capito, a dire il vero. Ma ora me lo tengo…».

GIOCATORE MIGLIORE DELLA A – «Elenco lungo. Dico CR7».

BALLARDINI – «Il mister dice che sono molto bravo? Devo dare ragione al mister (Eldor ride, ndr). Bisogna sempre fare un esame di coscienza dopo le partite, anche quando sono andate bene, per capire se sarebbe stato possibile fare di più. Ora penso al Genoa. Per i complimenti, semmai, ci sarà tempo più avanti».