2014
Spagna, la rinascita: «Del Bosque è ancora l’uomo giusto»
La Federazione spagnola non ha dubbi: la stima è immutata
SPAGNA DEL BOSQUE – In Spagna si raccolgono i cocci dopo la bruciante e inattesa eliminazione della Roja, campione del mondo in carica, dal Mondiale brasiliano. Nessuno si aspettava una spedizione fallimentare a tal punto, si è parlato già di fine del tiki taka e di conclusione ineluttabile di un ciclo: la Spagna calcistica è chiamata a rispondere per tornare protagonista in futuro.
L’UOMO DELLA RINASCITA – Quel che appare fuori discussione, dal punto di vista della Federazione spagnola, è la fiducia nel commissario tecnico Vicente del Bosque. L’allenatore protagonista della Spagna campione di tutto è stato il primo ad assumersi le proprie responsabilità, indicando come meritata l’esclusione del Mondiale, la Federazione vede però in Del Bosque l’uomo giusto per rilanciare il movimento spagnolo: «Vorremo continuare con Del Bosque, ha un contratto fino al 2016 quando ci saranno gli Europei in Francia, vogliamo convincerlo a restare» sono le parole del segretario generale della Federcalcio iberica, Jorge Perez.
NESSUNO E’ MEGLIO – Il bisogno principale, secondo Perez, è quello di avere un condottiero che possa guidare il rinnovamento: «E’ un lusso avere un c.t. simile e crediamo che debba esserci continuità, è l’uomo giusto per il passaggio che ci attende. Chi ha saputo fare meglio di lui?» è la domanda retorica di Perez.