STATS – Liga, l'Atletico Madrid batte il Betis e prenota un posto in Champions
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STATS – Liga, l’Atletico Madrid batte il Betis e prenota un posto in Champions

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Vittoria decisiva dell’Atletico Madrid contro il Betis Siviglia, che regala a Simeone tre punti fondamentali per la corsa Champions

C’è voluta una prodezza di un giocatore entrato in campo dalla panchina allo scoccare dell’ora di gioco: Angel Correa ha deciso Atletico Madrid-Betis a 4 minuti dal termine con una giocata di forza e di classe: dopo aver vinto un rimpallo, ha scartato due uomini con secche sterzate, per poi spiazzare il portiere una volta entrato in area. Nella sfida tra la terza e la quinta della Liga era un match che valeva molto in ottica qualificazione Champions: il successo regala a Simeone un vantaggio sui rivali di 9 punti, un capitale che dovrebbe funzionare da garanzie per un sereno finale di torneo. Ancor più se continuerà col ruolino di marcia dell’ultimo periodo: 6 vittorie e un pareggio, quanto basta per nutrire anche qualche rimpianto su una stagione che avrebbe potuto regalare soddisfazioni maggiori.

Che partita è stata quella andata in scena in un Wanda Metropolitano come al solito acceso dal suo allenatore?

L’Atletico ha fatto di più del Betis e i numeri lo certificano. Il doppio delle conclusioni, quasi il doppio dei falli commessi per tradurre nell’atteggiamento la solita garra della squadra, il doppio esatto dei palloni toccati nell’area avversaria. La squadra guidata da Manuel Pellegrini (era in Spagna a guidare il Real prima che arrivasse Mourinho) ha fatto bene nell’interdizione, soprattutto nel primo tempo dove Rui Silva non ha dovuto effettuare nessun intervento importante. La gara è sempre stata viva e si è accesa ancor più nella ripresa, quando le due squadre hanno avuto le loro occasioni per superarsi. La prima parte dopo l’intervallo è stata dei colchoneros: Gimenez ha colpito la traversa da un corner ben battuto da Griezmann, che si è messo le mani sui capelli rosa shocking per l’occasione sfumata. Carrasco ha tirato a colpo sicuro sul cross di un vivacissimo Marcos Llorente, ma non ha angolato la conclusione e ha centrato il portiere. Poi, quando nel Betis è entrato Joaquin, 41 anni spesi a distribuire calcio raffinato, l’ex Fiorentina ha disegnato un corridoio che Miranda ha percorso fino ad arrivare a tu per tu con Oblak, senza riuscire però a sfruttare fino in fondo il prezioso suggerimento. Complessivamente non è stata una gara tecnicamente raffinata, non più di un Milan-Roma per fare il parallelo con la Serie A. Ma si sono viste due squadre che non hanno smesso un attimo di credere nelle loro possibilità.