Torino, Cairo: «Abbiamo crediti con la fortuna» - Calcio News 24
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2013

Torino, Cairo: «Abbiamo crediti con la fortuna»

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TORINO CAIRO – Ha provato a rasserenare l’ambiente ieri Urbano Cairo, arrivato alla Sisport per compattare il gruppo granata, deluso per la sconfitta rimediata con il Parma. «La sconfitta di Parma è stata un infortunio che dobbiamo subito resettare per pensare alle prossime dieci sfide. Abbiamo otto punti di vantaggio sul terz’ultimo posto e dobbiamo farne altri otto. Punto e basta, siamo tutti lì e a tre punti c’è la decima piazza», ha dichiarato, come riportato da La Stampa, il presidente del Torino, che poi ha aggiunto: «Dobbiamo ricordare che le partite durano 90 minuti abbondanti e non bisogna smarrire neanche un minuto. La lezione è che anche se prendi un gol, non molli fino all’ultimo secondo: a Cagliari c’eravamo quasi riusciti, col 3-3 al 91’ in 9 contro 11, poi tutto è stato vanificato. Però al Tardini c’è stata una serie di coincidenze negative che ci hanno fatto perdere una gara che meritavamo di vincere 3-0».

Il patron granata, però, la prende con filosofia: «Prima dei 10’ finali di follia io ho visto una delle più belle partite giocate dal Toro. Capita, li ha avuti anche il Milan in una finale di Champions League e sono costati un po’ di più, ma ora non dobbiamo avere contraccolpi negativi. A Catania mi ero arrabbiato e ne avevo dette quattro nello spogliatoio, mentre a Parma era difficile dire qualcosa a qualcuno. Come faccio a sgridarli?»

Cairo, infine, traccia la strada in vista delle prossime dieci giornate: «Ventura crede fortemente in quel che fa e ha grande motivazione, come i giocatori che devono continuare a lavorare come hanno fatto finora. Ha tutto sottomano: era giustamente arrabbiato, ma adesso l’ho visto bello pimpante. Con la fortuna non abbiamo crediti: con l’Atalanta abbiamo recuperato la vittoria all’ultimo minuto e con il Siena loro hanno sbagliato un rigore al 93’. Qualche credito l’abbiamo avuto e l’abbiamo subito pagato: siamo corretti, non vogliamo avere debiti verso nessuno».