Da Di Francesco ai giocatori: tutte le cause del crollo della Roma
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Crollo Roma: da Di Francesco ai giocatori, tutte le cause della crisi giallorossa

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La Roma cade anche a Udine e colleziona la quarta sconfitta stagionale in campionato. Il quarto posto si allontana, ma la colpa è di tutti

Un’altro crollo, ma questa volta sembra che le cause siano molteplici. Al ritorno in campo dopo la pausa nazionali, la Roma perde ad Udine, esattamente come successo in precedenza contro la Spal.

Problema di testa? Può darsi, visto il prossimo impegno di Champions contro il Real Madrid, che per forza di cose avrà dato qualche pensiero ai giocatori giallorossi. Ma sicuramente questa sconfitta va analizzata da più punti di vista, a cominciare dalle responsabilità di Di Francesco, che sbaglia nelle scelte dei titolari e tenta di rimediare quando ormai è troppo tardi. Il tecnico giallorosso ha completamente perso il controllo del fattore turnover, schierando troppe riserve mal coese che hanno consentito agli avversari di creare molti pericoli dalle parti di Mirante. A dir poco folle la scelta difensiva di schierare Juan Jesus e Santon, due che all’Inter non hanno certo lasciato un piacevole ricordo. In particolar modo il primo, saltato nettamente in occasione del gol e in ritardo in numerose altre circostanze, risulta tra i peggiori della gara.

I giocatori, da parte loro, offrono una prestazione decisamente pessima dal punto di vista del gioco: una squadra prevedibile, con poche soluzioni offensive e visibilmente demotivata. I nuovi acquisti dell’estate steccano tutti, a cominciare dal figlio d’arte Kluivert e passando per la prova incolore di Cristante. Mentre Patrick Schick, dopo i segnali di ripresa visti nelle ultime uscite, torna a giocare in versione fantasma, lasciando il campo a venti minuti dalla fine.

Con la quarta sconfitta stagionale in Serie A, la Roma rimane a -15 dalla vetta, ma ciò che fa più male ai giallorossi è sicuramente il distacco dal quarto posto, attualmente occupato dai rivali cittadini della Lazio, che domani possono portarsi addirittura a +6. Urgono dei provvedimenti immediati per rimettere in piedi una stagione che ogni giorno si fa sempre più difficile