Marchetti: «Premio Fair Play cambierà»

Ancora polemiche dopo l’assegnazione del premio all’Olanda

Il Premio Fair Play UEFA attribuiti all’Olanda ha sollevato l’indignazione di molti: come può essere premiata in Europa la stessa nazione che, con i tifosi del Feyenoord, ha lasciato a Roma appena pochi mesi uno scenario di devastazione ed inciviltà? Il fatto è che il premio segue un regolamento messo insieme un po’ di anni fa e che tiene conto soprattutto dei comportanti in campo dei giocatori delle squadre delle singole federazioni, ma non di ciò che invece succede fuori dagli stadi. Per Giorgio Marchetti, direttore delle competizioni UEFA e soprattutto italiano, si dovrà chiaramente intervenire, come da lui stesso annunciato.

QUALCOSA CAMBIERA’ – Così Marchetti a La Gazzetta dello Sport: «I fatti di Roma e Rotterdam suonano in contraddizione con la classifica Fair Play. Purtroppo fino a oggi il regolamento non contempla quello che succede fuori dagli stadi. Il regolamento prevede criteri di comportamento di giocatori, panchine, dirigenti e tifosi dentro lo stadio e dà al delegato il compito di valutarli. Il caso Feyenoord ha evidenziato che possono capitare distorsioni. Interverremo per far approvare correttivi, nei tempi più stretti possibili». Grazie al premio UEFA l’Olanda l’anno prossimo potrà fregiarsi di un club in più in Europa. Possibile l’introduzione di tre classifiche: quella generale che assegna il premio, ma anche quella per chi si è migliorata di più e per il pubblico più corretto in assoluto. Alle altre vincenti un premio in denaro alle federazione da usare di volta in volta per progetti sociali.