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Un fenomeno per rilanciare la Serie A: prendete Gotze!

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Gotze e Bayern Monaco verso l’addio: vietato chiudere gli occhi

Vi siete mai domandati, numeri alla mano, cosa sia accaduto a Mario Gotze dal gol che ha deciso le sorti dell’ultimo Mondiale ad oggi? Se non lo avete già fatto ci pensiamo noi: 45 partite di Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco, 10 reti e 5 assist. Quindici le presenze in Champions League: 6 gol e 3 assist. Le medie minuti alla mano: un gol ogni 311 minuti nelle due ultime edizioni della Bundesliga, uno ogni 142 minuti nella massima competizione europea.

L’ANALISI – Numeri non da buttare, ma certamente non in linea con le attese di chi, nell’estate del 2014, aveva ogni carta in regola per diventare con Neymar la nuova stella del calcio mondiale: le vicende per il brasiliano hanno imbeccato una direzione diversa, il tedesco ha invece incontrato qualche problema di troppo nell’alchimia tattica del mago Guardiola per poi – nell’attuale stagione – crollare in termini di rendimento, anche per via di un lungo infortunio muscolare. Al di là delle dichiarazioni di facciata, risultano assolutamente misteriose le ragioni della sopravvenuta incompatibilità tra Gotze e Guardiola: ogni elemento lasciava ipotizzare che fosse proprio la pedina ideale nell’ambiziosa idea di calcio del buon Pep.

LO SCENARIO – Che il tutto a Mario Gotze, classe ’92 nella piena evoluzione della propria carriera, non possa andare bene è fin troppo scontato: così come la richiesta di chiarezza alla gestione che verrà. Carlo Ancelotti pare aver risposto picche: nessuna garanzia di titolarità, di conseguenza il talento tedesco preferirà andare via. Trovare una nuova soluzione che possa farlo sentire al centro del progetto tecnico e garantirgli quel peso cruciale che spetta ad un calciatore del suo status. Le strade si separeranno: il Bayern Monaco sborsò ben 37 milioni di euro per prelevarlo, ad appena 21 anni, dal Borussia Dortmund. Che ha poi ulteriormente indebolito con gli innesti di Lewandowski ed Hummels: come a dire, non vogliamo avversari sulla nostra strada. Fatto sta che oggi i bavaresi non possono certo richiedere un importo decisamente più elevato rispetto all’investimento effettuato. Dopo il boom di Brasile 2014, il calciatore non è stato valorizzato dal percorso svolto con il club ed il suo reale valore di mercato si aggira proprio intorno ai 40 milioni di euro.

CHANCE PER L’ITALIA – La Serie A ora non può far finta di nulla: o meglio, può chiudere un occhio e lasciarlo andare in Premier League, dove potrà ricongiungersi con il vate Klopp e diventare il nuovo idolo della Kop. Poi però non piangiamo l’assenza di campioni, sbavando dietro tornei via via più accreditati del nostro: il colpo Gotze è alla portata della Serie A. Sicuramente della solidissima Juventus (40 milioni investiti un anno fa su Dybala), del Napoli che incasserà il bonus Champions e che già in passato ha dimostrato di potersi muovere su determinate cifre (Higuain docet), forse al momento non della Roma – impegnata a trattenere i suoi pezzi pregiati ed al contempo rispettare il diktat del pareggio di bilancio – ma delle due milanesi se, facendo cassa con interpreti che nulla hanno dimostrato di poter dare alle rispettive cause, sceglieranno con i fatti di rilanciare le proprie immagini ed avvicinarsi ai fasti (neanche troppo lontani, ultimi due club italiani ad aggiudicarsi la Champions League) di un tempo. Urge un segnale forte per dimostrare di esserci: l’uomo del Maracanã è lì.