2013
Vicenza, Lopez: “Voglio dare il massimo alla società, alla città, ai tifosi”
Questa le prime dichirazioni del tecnico Giovanni Lopez in sede di presentazione.
“Sono qui perché voglio rimettermi in discussione. Quanto fatto in questa città e con questa squadra fa parte di un’epoca passata che comunque rimane. E’ stata una cosa importantissima ma ora mi voglio rimettere in discussione. Capisco che non è facile e rischio di danneggiare magari quella che è stata la mia immagine, ma sono sicuro e convinto di poter fare bene. Le mie qualità umane e morali le conoscete in tanti, su questo mi baso. Questa mattina ho ricevuto un messaggio di Mimmo Di Carlo che ha racchiuso quella che era e deve essere la nostra prerogativa come gruppo: cuore, passione, competenza e un minimo di regole. Con questo mix si fanno i risultati, perlomeno si cerca di creare un gruppo. E dal gruppo usciranno sicuramente dei risultati. Mi metto a disposizione di tutti e voglio dare tutto me stesso; darò l’impossibile perché questa è una città che mi ha dato tanto, i tifosi tantissimo e cercherò di ripagarli ancora una volta. Io sono sempre quella persona che ha dato tutto e mi rivedo ancora in questo. Sono sicuro di poterlo ridare e dare anche una immagine nuova a questa squadra.So che il tifoso del Vicenza vuole una squadra che sappia lottare, che dia l’anima in campo e questo cercheremo di farglielo fare. Altre cose non mi sento di promettere. Voglio dare il massimo alla società, alla città, ai tifosi“.
“Se si cerca di creare un nucleo, un gruppo compatto si riesce a trascinare tutti gli altri. Bisogna cercare di costruire un gruppo importante, fatto di persone importanti. Intorno a colui che spicca di personalità si può costruire tutto il contorno… L’idea è quella di avere un nucleo non giovanissimo intorno al quale costruire la squadra. Bisogna far trovare ai giovani che arrivano un terreno fertile per poter poi crescere“.
“La sensazione profonda che ho provato è stata durante la partita contro la Reggina, ma non dopo il risultato ma prima, con lo stadio pieno. Mi sembrava di rivivere certe sensazioni. Questo per dire che mi batte sempre il cuore quando vengo qui. Quando mi è stata proposta questa opportunità non ci ho pensato un attimo“.
“Il Vicenza di quell’epoca non era fatto di grandi giocatori ma permettetemi di dire di grandi uomini. Quello ci ha consentito, ci ha permesso di vincere tutto quello che si poteva. Non eravamo grandi giocatori ma persone moralmente di alto livello. Questa è la verità. Ai ragazzi di oggi posso dire di voler ricostruire una certa situazione“.
“Il modulo dipenderà dai giocatori, mi piacerebbe fare un 4-2-3-1. Se poi ci saranno due punte forti giocheremo con due attaccanti“.
“Tra gli allenatori che ho avuto ho assorbito maggiormente da Ulivieri e da Guidolin. Sono gli allenatori che mi hanno dato di più. Se potessi Di Ulivieri vorrei rifarmi all’aspetto tecnico-tattico e Di Guidolin all’aspetto legato alla voglia di vincere, all’aggressività e all’intensità delle giocate. Reja è una persona straordinaria, un ottimo tecnico, ho avuto con lui un rapporto stupendo, sapevo come comportarmi. Mi ha dato la possibilità di lavorare in un certo modo“.
Fonte: www.vicenzacalcio.com