VOTI&STATS – Manchester City Real Madrid: i numeri e i protagonisti del dominio
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VOTI&STATS – Manchester City Real Madrid: i numeri e i protagonisti del dominio

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I numeri del dominio del Manchester City sul Real Madrid che hanno regalato alla squadra di Guardiola la Finale di Champions League

Una gara irreale. Un primo tempo come non si era mai visto. Un dominio totale. Il tenore dei commenti a proposito di Manchester City-Real Madrid è questo e il 4-0, del resto, è la traduzione perfetta della differenza che si è vista (ma Andrea Di Caro, su La Gazzetta dello Sport, ha scritto che è stato un punteggio persino riduttivo rispetto a ciò che si è visto: «Poteva finire 6-0 e non ci sarebbe stato nulla da dire»). La squadra di Guardiola si è espressa al massimo delle sue possibilità? Non si può neanche dire questo, pensando che non è riuscito ad andare in gol Haaland, fermo a quota 12 nelle due semifinali. Peraltro, insieme al gioco di squadra, sul piano individuale ci sono state prestazioni davvero mostruose. Su tutte quella di Bernardo Silva e si è capito perché il tecnico spagnolo lo tenga in grande considerazione. Ogni reparto, poi ha avuto le sue eccellenze. In difesa Walker ha totalmente annullato le velleità di Vinicius, che all’andata aveva segnato trovando spazi che ieri non si sono proprio mai visti. Akanji è stato impeccabile, oltre ad avere firmato il 3-0 in collaborazione con uno stordito Militao. In mezzo Stones è stato impeccabile nel dare equilibrio e nel farsi trovare alto nelle fasi di recupero palla, che nella prima mezzora sono state continue e finanche umilianti per gli avversari. De Bruyne ha sbagliato qualche filtrante per Haaland, ma è solo un piccolo neo in una prestazione da fuoriclasse, dove spicca il passaggio lineare e preciso in occasione dell’1-0. La vera sorpresa è stata Grealish. Non per le qualità tecniche, che nessuno disconosce. Ha colpito quanto abbia lavorato in fase difensiva, aiutando a far partire la manovra con un passo mai uguale a quello precedente.

Cosa dicono i numeri complessivi?

Il possesso palla, indice svalutato di recente ma che ha un senso se applicato a Guardiola, è sul 59% per il Manchester City. Attenzione, però, al tempo: nel primo quarto d’ora i Citizens hanno toccato il 79%, dando un chiaro indirizzo al match quando ancora era sullo 0-0, chiudendo peraltro la prima frazione di gioco sul 72% e sul 2-0. Gli inglesi hanno tirato più del doppio del Real e con una media di 1 gol ogni 4 tiri. Impressionante la differenza dei tocchi nell’area di rigore avversaria – 38 a 12 – e, ancor più, quella dei dribbling vinti: 18 a 4. Una vera lezione dalla squadra che non ha ancora vinto nulla ma che potrebbe conquistare Premier, FA Cup e Champions League mettendo in mostra un calcio meraviglioso.