VOTI&STATS – Milan Verona: Magnani e Dawidovicz tra promozione e bocciatura
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VOTI&STATS – Milan Verona: Magnani e Dawidovicz tra promozione e bocciatura

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terracciano okafor magnani

I voti dei calciatori del Verona, che nella sconfitta con il Milan ballano tra la sufficienza stirata all’essere “rimandati”

Il Verona è uscito da San Siro con una sconfitta di misura. Dietro si è affidata alla tradizionale affidabilità di Montipò, davanti ha prodotto una sola vera grande occasione con Folorunsho, trovando una risposta puntuale da parte di Sportiello. I giudizi sulle prestazioni individuali divergono in qualche caso, un po’ come per le gestione di Marco Baroni. Prendendo Corriere dello Sport e Corriere della Sera come test, il mister passa dal 6 al 5,5. Per la testata sportiva, la sufficienza è motivata così: «Da premiare certamente il coraggio. Solo che manca un po’ di qualità per riuscire a fare davvero male al Milan». Il giornale generalista lo “rimanda” in quanto «perde la partita soprattutto per le disattenzioni dei suoi in avvio. Sul piano del gioco non c’è però un divario netto».

Fatto salvo che il migliore è il portiere, chi sono i giocatori sui quali le valutazioni divergono in maniera piuttosto considerevole? Andiamo a scoprirli.

MAGNANI – Per il Corriere dello Sport tra i più positivi e si guadagna il 6,5: «Affronta Leao senza mai arretrare di un passo». Tutt’altra visione ha il Corriere della Sera, fotografata col 5,5 e un giudizio opposto: «Sembra andare in bicicletta quando Leao sull’1-0 sfreccia come una moto».

DAWIDOVICZ – Identica interpretazione agli antipodi per il collega di reparto. «Sente la partita e ci mette spirito di battaglia» vale la promozione. «Bruciato da Leao contiene con mestiere Pulisic» porta alla bocciatura.

FOLORUNSHOSufficiente per il quotidiano romano: «Ha colpe sul gol rossonero, ma si fa sentire con fisico e corsa. Sua la chance più ghiotta del Verona, svettando sopra la testa di Kjaer». Mezzo voto in memo da Milano: «Perde la palla che avvia l’azione dell’1-0, ma di testa costringe Sportiello a un super-intervento. É l’ultimo ad arrendersi».

HONGLA – Unico caso in cui il Corriere della Sera è più generoso con un 6 che il Corriere dello Sport abbassa di mezzo punto. I più buoni sottolineano che «non perde mai la bussola». I più critici scrivono che fa «tanta legna in mezzo al campo, ma quando si tratta di costruire gioco lascia a desiderare».