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VOTI&STATS – Psg Milan: Dembelé non vale 150 milioni, Mbappé è senza limiti

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Cosa è emerso dalla squadra trionfante sul Milan? Sul piano statistico il 3-0 non è giustificato da una netta superiorità offensiva

«Nelle prossime tre sfide cruciali servirà un Milan diverso, più incisivo e convinto», scrive oggi il Corriere della Sera dopo il crollo di Parigi. Il problema è il calendario: la prossima gara è sempre contro i francesi a San Siro ed è probabile che i vincitori di ieri sera abbiano appreso la lezione e non cadano più negli errori che li hanno portati precedentemente a crollare a Newcastle. In altre parole, il Psg è sì primo in classifica, ma con un margine di soli 2 punti sui più vicini, di conseguenza scenderanno a Milano più che motivati per cercare di rafforzare il primato.

Cosa è emerso dalla squadra trionfante sul Milan? Sul piano statistico il 3-0 non è giustificato da una netta superiorità offensiva (13 a 11 i tiri in porta), ma dalla facilità di esecuzione e dalla qualità delle occasioni prodotte: Maignan ha deviato sul palo un tiro di Mbappé, l’attacco è esplosivo, a tratti semplicemente incontenibile. Sul merito dei singoli, ecco alcuni dei giudizi più interessanti mescolando Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, a partire dall’allenatore.

LUIS ENRIQUE – Dopo le critiche per il 4-1 rimediato in Inghilterra, stavolta «ha ragione lui che fin dal primo giorno a Parigi predica il gioco d’attacco come unicop credo». E «ha ragione Pioli: ha dato un senso al Psg, che non è più la collezione di figurine di qualche tempo fa».
MARQUINHOS – «Mestiere e posizione» gli valgono niente più che un 6 sulla testata generalista. La rosea invece gli attribuisce un convinto 7 in virtù dell’essere «un capitano autorevole».
LUCAS HERNANDEZ – Il Corriere gli dà l’insufficienza, la Gazzetta lo salva con mezzo voto in più.
DEMBÉLÉ – Altro giocatore che spacca, oscillando tra il 6 del giornale politico e il 7 di quello sportivo. «Nel 2017 il Barcellona lo pagò 150 milioni al Dortmund: non li valeva e non li vale adesso». Un gol glielo annullano, ma va detto che quello di Kolo Muani lo propizia lui e questo lo premia in sede di pagella.
MBAPPÉ – Copertine e titoli su di lui, «Diable!» annuncia il Corriere dello Sport, mentre il Diavolo è travolto dal suo passo. La Gazzetta lo elegge a migliore ma non va oltre il 7, quasi a suggerire che più del merito dei padroni di casa ci sono i limiti degli ospiti, come dimostra anche il tempo non rapidissimo della sua entrata in scena. Entusiasta il Corriere della Sera con il suo 7,5: «Sarà anche stato milanista da bimbetto, ma giustamente non fa sconti al suo amore d’infanzia: una palla e un gol, come i campioni veri. Un dribbling ipnotico, una danza da ballerino».